Mettere a sistema 5 presidi Foligno, Spoleto, Norcia, Trevi e Cascia
Roma, 4 nov. (askanews) – Mettere a sistema i 5 presidi ospedalieri di Foligno, Spoleto, Norcia, Trevi e Cascia, per un totale di 560 posti letto, individuando per ognuno una specifica mission in modo da garantire ai pazienti i giusti percorsi di cura: questo in sintesi l’obiettivo del Terzo polo ospedaliero dell’Umbria il cui progetto e le tappe per il percorso di attuazione, sono stati illustrati stamani in una conferenza stampa che si e’ tenuta a Palazzo Donini a Perugia, alla presenza della presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, dell’Assessore alla Salute, Luca Coletto, del Direttore regionale, Massimo D’Angelo, e del Direttore della Asl n 2, Massimo De Fino.
“Questa programmazione – ha detto la presidente Tesei – e’ frutto di un lavoro corposo che, se non ci fosse stata l’emergenza sanitaria, sarebbe gia’ stato fatto due anni fa. Abbiamo ritenuto importante creare una rete con gli ospedali di Spoleto e Foligno al centro”.
La presidente ha quindi ricordato l’altro importante percorso che e’ quello dell’elisoccorso “che stazionera’ a Foligno e diventera’ importantissimo per la gestione in particolare delle patologie tempo dipendenti e sara’ di grande ausilio per i territori della Valnerina che per motivi logistici, hanno difficolta’ a raggiungere in tempi brevi gli ospedali”. L’assessore Coletto ha evidenziato che “il Terzo Polo poggia su due gambe, Foligno e Spoleto, che avranno ognuno una specificita’, con Foligno concentrato sull’emergenza e Spoleto sulla programmazione e con la presenza in entrambi dei Pronto soccorso”.
Il tutto, come ha spiegato il direttore Massimo D’Angelo, per garantire la tutela della salute dei cittadini. Nella nuova ottica quindi, ogni sede dovra’ erogare prestazioni definite sulla scorta del modello organizzativo e specifiche per ogni presidio, evitando duplicazioni incongrue ed improduttive e non efficienti ed efficaci in termini assistenziali, nonche’ garantire risposte assistenziali congrue con il bisogno espresso e con il conseguente impegno assistenziale in termini di complessita’ e di urgenza, con prestazioni di qualita’ valutabili sulla base dei dati di esito e di professionalizzazione. Tutto cio’ per favorire un approccio ed un percorso di cura omogeneo non condizionato dalla sede di accesso, con un miglioramento della presa in carico delle necessita’ di cura e favorendo una maggiore attrattivita’ dei professionisti a cui dovra’ essere garantita anche una crescita professionale. Nell’architettura del Terzo Polo l’ospedale di Foligno restera’ un presidio per acuti sede di DEA di I livello, cosi’ come Spoleto, Norcia, ospedale con 20 posti letto, Trevi, ospedale riabilitativo con disciplina di neuroriabilitazione e di recupero e riabilitazione funzionale, Cascia ospedale riabilitativo con disciplina di recupero e riabilitazione funzionale.
L’iter amministrativo per la realizzazione del Terzo polo ospedaliero prevede, dopo la deliberazione di recepimento del documento programmatorio, l’invio al Ministero della Salute per l’approvazione del documento e, in caso di positivita’, dovranno essere definiti i posti letto per disciplina negli ospedali, quantificati gli investimenti e le risorse. In contemporanea accanto al cronoprogramma di attuazione, dovra’ essere nominata una commissione tecnica per il monitoraggio di realizzazione.
Umbria, illustrato progetto per terzo polo sanitario regionale
Roma, 4 nov. (askanews) – Mettere a sistema i 5 presidi ospedalieri di Foligno, Spoleto, Norcia, Trevi e Cascia, per un totale di 560 posti letto, individuando per ognuno una specifica mission in modo da garantire ai pazienti i giusti percorsi di cura: questo in sintesi l’obiettivo del Terzo polo ospedaliero dell’Umbria il cui progetto e le tappe per il percorso di attuazione, sono stati illustrati stamani in una conferenza stampa che si e’ tenuta a Palazzo Donini a Perugia, alla presenza della presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, dell’Assessore alla Salute, Luca Coletto, del Direttore regionale, Massimo D’Angelo, e del Direttore della Asl n 2, Massimo De Fino.
“Questa programmazione – ha detto la presidente Tesei – e’ frutto di un lavoro corposo che, se non ci fosse stata l’emergenza sanitaria, sarebbe gia’ stato fatto due anni fa. Abbiamo ritenuto importante creare una rete con gli ospedali di Spoleto e Foligno al centro”.
La presidente ha quindi ricordato l’altro importante percorso che e’ quello dell’elisoccorso “che stazionera’ a Foligno e diventera’ importantissimo per la gestione in particolare delle patologie tempo dipendenti e sara’ di grande ausilio per i territori della Valnerina che per motivi logistici, hanno difficolta’ a raggiungere in tempi brevi gli ospedali”. L’assessore Coletto ha evidenziato che “il Terzo Polo poggia su due gambe, Foligno e Spoleto, che avranno ognuno una specificita’, con Foligno concentrato sull’emergenza e Spoleto sulla programmazione e con la presenza in entrambi dei Pronto soccorso”.
Il tutto, come ha spiegato il direttore Massimo D’Angelo, per garantire la tutela della salute dei cittadini. Nella nuova ottica quindi, ogni sede dovra’ erogare prestazioni definite sulla scorta del modello organizzativo e specifiche per ogni presidio, evitando duplicazioni incongrue ed improduttive e non efficienti ed efficaci in termini assistenziali, nonche’ garantire risposte assistenziali congrue con il bisogno espresso e con il conseguente impegno assistenziale in termini di complessita’ e di urgenza, con prestazioni di qualita’ valutabili sulla base dei dati di esito e di professionalizzazione. Tutto cio’ per favorire un approccio ed un percorso di cura omogeneo non condizionato dalla sede di accesso, con un miglioramento della presa in carico delle necessita’ di cura e favorendo una maggiore attrattivita’ dei professionisti a cui dovra’ essere garantita anche una crescita professionale. Nell’architettura del Terzo Polo l’ospedale di Foligno restera’ un presidio per acuti sede di DEA di I livello, cosi’ come Spoleto, Norcia, ospedale con 20 posti letto, Trevi, ospedale riabilitativo con disciplina di neuroriabilitazione e di recupero e riabilitazione funzionale, Cascia ospedale riabilitativo con disciplina di recupero e riabilitazione funzionale.
L’iter amministrativo per la realizzazione del Terzo polo ospedaliero prevede, dopo la deliberazione di recepimento del documento programmatorio, l’invio al Ministero della Salute per l’approvazione del documento e, in caso di positivita’, dovranno essere definiti i posti letto per disciplina negli ospedali, quantificati gli investimenti e le risorse. In contemporanea accanto al cronoprogramma di attuazione, dovra’ essere nominata una commissione tecnica per il monitoraggio di realizzazione.