Migranti, Tajani: chiediamo rispetto regole, identificazione su navi – askanews.it

Migranti, Tajani: chiediamo rispetto regole, identificazione su navi

Munster, 4 nov. (askanews) – Sulla questione della nave Humanity One bloccata al largo nel Mediterraneo con decine di migranti a bordo, “il problema non e’ la Germania, il problema e’ il rispetto delle regole”. Lo ha ribadito oggi il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine della riunione dei capi della diplomazia del G7 a Munster, in Germania. “Noi abbiamo posto un problema a tutti i paesi che hanno navi che battono bandiera dei loro paesi e che devono rispettare le regole. La regola e’: se si vuole entrare nelle acque territoriali italiane, per una questione di sicurezza nazionale, bisogna sapere chi c’e’ a bordo, quante sono le persone, quante le donne e i bambini, se hanno diritto d’asilo, dove e quando sono state salvate”, ha spiegato il titolare della Farnesina. Secondo Tajani serve quindi “un’identificazione” che “deve essere fatta dall’autorita’ della nave a bordo. “E l’autorita’ e’ il comandante”, ha aggiunto. “Quindi noi chiediamo che sia fatta questa identificazione perche’ altrimenti non sappiamo chi arriva. La gente in mare giustamente deve essere salvata ma dobbiamo sapere chi arriva in Italia, non si possono prendere persone senza sapere chi sono. Questo e’ il tema. Quindi totale solidarieta’, soprattutto in presenza di un problema sanitario, ma c’e’ un problema di sicurezza che va risolto”, ha proseguito Tajani, ribadendo che l’Italia ha posto “un problema legale, un problema di diritto”. “Quindi nessuna azione contro la Germania o chicchessia. Vogliamo solo sapere chi entra”, ha concluso.
Nov 4, 2022

“Dobbiamo sapere chi c’e’ a bordo”, “il problema non e’ la Germania”

Munster, 4 nov. (askanews) – Sulla questione della nave Humanity One bloccata al largo nel Mediterraneo con decine di migranti a bordo, “il problema non e’ la Germania, il problema e’ il rispetto delle regole”. Lo ha ribadito oggi il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine della riunione dei capi della diplomazia del G7 a Munster, in Germania. “Noi abbiamo posto un problema a tutti i paesi che hanno navi che battono bandiera dei loro paesi e che devono rispettare le regole. La regola e’: se si vuole entrare nelle acque territoriali italiane, per una questione di sicurezza nazionale, bisogna sapere chi c’e’ a bordo, quante sono le persone, quante le donne e i bambini, se hanno diritto d’asilo, dove e quando sono state salvate”, ha spiegato il titolare della Farnesina.

Secondo Tajani serve quindi “un’identificazione” che “deve essere fatta dall’autorita’ della nave a bordo. “E l’autorita’ e’ il comandante”, ha aggiunto. “Quindi noi chiediamo che sia fatta questa identificazione perche’ altrimenti non sappiamo chi arriva. La gente in mare giustamente deve essere salvata ma dobbiamo sapere chi arriva in Italia, non si possono prendere persone senza sapere chi sono. Questo e’ il tema. Quindi totale solidarieta’, soprattutto in presenza di un problema sanitario, ma c’e’ un problema di sicurezza che va risolto”, ha proseguito Tajani, ribadendo che l’Italia ha posto “un problema legale, un problema di diritto”. “Quindi nessuna azione contro la Germania o chicchessia. Vogliamo solo sapere chi entra”, ha concluso.