Mattarella: i punti fermi dell’Italia restano la vocazione europeista e il legame transatlantico – askanews.it

Mattarella: i punti fermi dell’Italia restano la vocazione europeista e il legame transatlantico

Roma, 4 nov. (askanews) – “L’Italia e’ attore di primo piano, presente in tutti i principali contesti multilaterali: Nazioni Unite, Unione europea, Alleanza Atlantica e coalizioni internazionali. I punti fermi della nostra bussola restano la vocazione europeista e il solido legame transatlantico”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante il suo intervento sul palco allestito a lungomare Nazario Sauro a Bari in occasione del Giorno dell’Unita’ Nazionale e Giornata delle Forze Armate. Dopo la cerimonia all’Altare della Patria a Roma, con l’omaggio alla tomba del Milite Ignoto, il Capo dello Stato si e’ recato a Bari. Prima tappa al sacrario dei caduti d’Oltremare, dove ha deposto una corona di alloro, poi sul palco allestito a lungomare Nazario Sauro per la cerimonia militare. Presenti anche il ministro della Difesa, Guido Crosetto e il capo di stato maggiore della Difesa, l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone. “Quanto sta accadendo nella nostra Europa parla alla responsabilita’ degli uomini delle istituzioni. Ci dice che la pace si costruisce ogni giorno. Prima di tutto nella coscienza delle nuove generazioni, nel cuore di quel popolo che si sente europeo, accomunato dalla medesima concezione di liberta’, di diritti, di fraternita’ che ripudia l’idea stessa di guerra. Ripudia la guerra. Come dice la nostra Costituzione, che indica anche la via e gli strumenti che rendano concretamente possibile questa scelta. L’adesione alle sedi multilaterali impegnate ad assicurare pace e giustizia fra le Nazioni”, ha sottolineato il Capo dello Stato. Anche da Bari Mattarella ha ricordato l’Ucraina: “Sono passati molti mesi senza che si intraveda uno spiraglio. Eppure la pace continua a gridare la sua urgenza. Una pace giusta, fondata sul rispetto del diritto internazionale e sulla liberta’ e la libera determinazione del popolo ucraino. Perche’ non vogliamo e non possiamo abituarci alla guerra”. E per il Capo dello Stato “assume allora un significato speciale questa celebrazione del 4 novembre, giornata nella quale l’Italia si stringe, con riconoscenza, attorno alle sue Forze Armate. Perche’ nessuno piu’ degli uomini e delle donne che indossano una divisa conosce il valore della pace e cosa significhi metterla a rischio”. Bla/Int14
Nov 4, 2022

Il presidente della Repubblica da Bari rinnova anche l’appello per una “pace giusta” in Ucraina

Roma, 4 nov. (askanews) – “L’Italia e’ attore di primo piano, presente in tutti i principali contesti multilaterali: Nazioni Unite, Unione europea, Alleanza Atlantica e coalizioni internazionali. I punti fermi della nostra bussola restano la vocazione europeista e il solido legame transatlantico”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante il suo intervento sul palco allestito a lungomare Nazario Sauro a Bari in occasione del Giorno dell’Unita’ Nazionale e Giornata delle Forze Armate. Dopo la cerimonia all’Altare della Patria a Roma, con l’omaggio alla tomba del Milite Ignoto, il Capo dello Stato si e’ recato a Bari. Prima tappa al sacrario dei caduti d’Oltremare, dove ha deposto una corona di alloro, poi sul palco allestito a lungomare Nazario Sauro per la cerimonia militare. Presenti anche il ministro della Difesa, Guido Crosetto e il capo di stato maggiore della Difesa, l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone.

“Quanto sta accadendo nella nostra Europa parla alla responsabilita’ degli uomini delle istituzioni. Ci dice che la pace si costruisce ogni giorno. Prima di tutto nella coscienza delle nuove generazioni, nel cuore di quel popolo che si sente europeo, accomunato dalla medesima concezione di liberta’, di diritti, di fraternita’ che ripudia l’idea stessa di guerra.

Ripudia la guerra. Come dice la nostra Costituzione, che indica anche la via e gli strumenti che rendano concretamente possibile questa scelta. L’adesione alle sedi multilaterali impegnate ad assicurare pace e giustizia fra le Nazioni”, ha sottolineato il Capo dello Stato.

Anche da Bari Mattarella ha ricordato l’Ucraina: “Sono passati molti mesi senza che si intraveda uno spiraglio. Eppure la pace continua a gridare la sua urgenza. Una pace giusta, fondata sul rispetto del diritto internazionale e sulla liberta’ e la libera determinazione del popolo ucraino. Perche’ non vogliamo e non possiamo abituarci alla guerra”. E per il Capo dello Stato “assume allora un significato speciale questa celebrazione del 4 novembre, giornata nella quale l’Italia si stringe, con riconoscenza, attorno alle sue Forze Armate.

Perche’ nessuno piu’ degli uomini e delle donne che indossano una divisa conosce il valore della pace e cosa significhi metterla a rischio”.

Bla/Int14