Ca’ Foscari: segnali aptici passo avanti persone sordocieche – askanews.it

Ca’ Foscari: segnali aptici passo avanti persone sordocieche

Venezia, 4 nov. (askanews) – Un passo avanti nella comunicazione con le persone sordocieche e’ stato fatto grazie ad un progetto di ricerca cafoscarino che ha prodotto 4 video-dizionari sui segnali aptici, segnali tattili che mettono le persone sordocieche in grado di capire meglio la realta’ che li circonda. Il progetto di ricerca “Social Haptic Signs for Deaf and Blind in Education”, promosso dalla Commissione Europea e dal programma Erasmus+, e’ durato tre anni ed e’ stato condotto dalla dottoranda Laura Volpato con la supervisione della professoressa Anna Cardinaletti. Il progetto e’ stato lanciato nel 2019 dall’European Sign Language Centre (Svezia) e coinvolge altri tre partner europei: l’Estonian Association of Teachers of Deaf/Hearing Impaired Children (Estonia), l’Universidade de Porto (Portogallo) e l’Universita’ Ca’ Foscari Venezia. Il risultato si traduce in 4 video-dizionari che verranno caricati nella piattaforma Spread the Sign, il dizionario online che si propone di raccogliere tutte le lingue dei segni del mondo. Ma in che modo vi si inseriscono i segnali aptici e che cosa sono? I segnali aptici consistono in una serie di segnali tattili, utili per la comunicazione con le persone sordocieche. Questi segnali vengono realizzati in una parte del corpo neutra – generalmente sul braccio, sulla spalla, sulla schiena, sul ginocchio (dipende dalla posizione in cui si trova la persona). Si tratta per lo piu’ di segnali brevi, che servono ad informare la persona su cio’ che sta accadendo attorno a se’, e che altrimenti non sarebbe in grado di captare da sola. Le informazioni possono essere di due tipi: ambientali e sociali. Le prime facilitano la comprensione dello spazio nel quale la persona si trova. Ad esempio, se si e’ in un ufficio postale, si utilizzeranno dei segnali aptici per indicare dove si trovano le sedie per l’attesa, o dove si trova lo sportello. Le seconde invece, quelle sociali, danno informazioni sulle interazioni con le persone: se, per esempio, la persona sordocieca sta tenendo un discorso di fronte ad una platea, si segnala se c’e’ qualcuno che sbadiglia, o che ride, o che va via, ecc. In questo modo la persona sordocieca puo’ affrontare diverse situazioni con una maggiore autonomia.
Nov 4, 2022

Con progetto ateneo 4 video-dizionari

Venezia, 4 nov. (askanews) – Un passo avanti nella comunicazione con le persone sordocieche e’ stato fatto grazie ad un progetto di ricerca cafoscarino che ha prodotto 4 video-dizionari sui segnali aptici, segnali tattili che mettono le persone sordocieche in grado di capire meglio la realta’ che li circonda.

Il progetto di ricerca “Social Haptic Signs for Deaf and Blind in Education”, promosso dalla Commissione Europea e dal programma Erasmus+, e’ durato tre anni ed e’ stato condotto dalla dottoranda Laura Volpato con la supervisione della professoressa Anna Cardinaletti. Il progetto e’ stato lanciato nel 2019 dall’European Sign Language Centre (Svezia) e coinvolge altri tre partner europei: l’Estonian Association of Teachers of Deaf/Hearing Impaired Children (Estonia), l’Universidade de Porto (Portogallo) e l’Universita’ Ca’ Foscari Venezia.

Il risultato si traduce in 4 video-dizionari che verranno caricati nella piattaforma Spread the Sign, il dizionario online che si propone di raccogliere tutte le lingue dei segni del mondo. Ma in che modo vi si inseriscono i segnali aptici e che cosa sono?

I segnali aptici consistono in una serie di segnali tattili, utili per la comunicazione con le persone sordocieche. Questi segnali vengono realizzati in una parte del corpo neutra – generalmente sul braccio, sulla spalla, sulla schiena, sul ginocchio (dipende dalla posizione in cui si trova la persona). Si tratta per lo piu’ di segnali brevi, che servono ad informare la persona su cio’ che sta accadendo attorno a se’, e che altrimenti non sarebbe in grado di captare da sola. Le informazioni possono essere di due tipi: ambientali e sociali. Le prime facilitano la comprensione dello spazio nel quale la persona si trova. Ad esempio, se si e’ in un ufficio postale, si utilizzeranno dei segnali aptici per indicare dove si trovano le sedie per l’attesa, o dove si trova lo sportello. Le seconde invece, quelle sociali, danno informazioni sulle interazioni con le persone: se, per esempio, la persona sordocieca sta tenendo un discorso di fronte ad una platea, si segnala se c’e’ qualcuno che sbadiglia, o che ride, o che va via, ecc. In questo modo la persona sordocieca puo’ affrontare diverse situazioni con una maggiore autonomia.