Nordio a Poggioreale: lavoro e sport per recupero detenuti – askanews.it

Nordio a Poggioreale: lavoro e sport per recupero detenuti

Napoli, 3 nov. (askanews) – Il neo ministro della Giustizia Carlo Nordio ha affrontato il tema delle carceri, dopo averne visitate due: Regina Coeli a Roma e Poggioreale a Napoli. Proprio da Napoli ha comunicato quale sara’ la direzione del governo sul tema. “Sicuramente vi sono molti problemi per carenza strutture, personale e risorse, pero’ c’e’ anche un lato buono, l’assoluta professionalita’ del personale che ho incontrato e una straordinaria attivazione del lavoro”, ha detto. Nordio si e’ detto “gradevolmente sorpreso” dopo la visita nel carcere napoletano, “non vogliamo nascondere le criticita’ del sistema penitenziario e la mia visita e’ sintomo dell’attenzione primaria che il governo dedica al sistema carcerario”. “Dobbiamo prendere atto di una formidabile rivoluzione verso il recupero dei detenuti, non c’e’ nulla quanto lavoro e sport nell’ambito della certezza della pena, che possa rieducare detenuti secondo quanto ci impone la nostra Costituzione”.
Nov 3, 2022
La visita del ministro a Regina Coeli e poi a Napoli

Napoli, 3 nov. (askanews) – Il neo ministro della Giustizia Carlo Nordio ha affrontato il tema delle carceri, dopo averne visitate due: Regina Coeli a Roma e Poggioreale a Napoli. Proprio da Napoli ha comunicato quale sara’ la direzione del governo sul tema.

“Sicuramente vi sono molti problemi per carenza strutture, personale e risorse, pero’ c’e’ anche un lato buono, l’assoluta professionalita’ del personale che ho incontrato e una straordinaria attivazione del lavoro”, ha detto.

Nordio si e’ detto “gradevolmente sorpreso” dopo la visita nel carcere napoletano, “non vogliamo nascondere le criticita’ del sistema penitenziario e la mia visita e’ sintomo dell’attenzione primaria che il governo dedica al sistema carcerario”.

“Dobbiamo prendere atto di una formidabile rivoluzione verso il recupero dei detenuti, non c’e’ nulla quanto lavoro e sport nell’ambito della certezza della pena, che possa rieducare detenuti secondo quanto ci impone la nostra Costituzione”.