“Nuovo patto e lotta all’evasione”
Roma, 25 ott. (askanews) – Giorgia Meloni pensa a una “rivoluzione copernicana” da cui “dovra’ nascere un nuovo patto fiscale, che poggera’ su tre pilastri Il primo: ridurre la pressione fiscale su imprese e famiglie attraverso una riforma all’insegna dell’equita’: con la progressiva introduzione del quoziente familiare l’estensione della tassa piatta per le partite Iva dagli attuali 65 mila euro a 100 mila euro di fatturato. E, accanto a questa, introduzione della tassa piatta sull’incremento di reddito rispetto al massimo raggiunto nel triennio precedente”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel discorso alla Camera per la fiducia.
Si tratta, ha spiegato, di “una misura virtuosa, con limitato impatto per le casse dello Stato e che puo’ essere un forte incentivo alla crescita. Il secondo: una tregua fiscale per consentire a cittadini e imprese (in particolare alle PMI) in difficolta’ di regolarizzare la propria posizione con il fisco. Il terzo: una serrata lotta all’evasione fiscale (a partire da evasori totali, grandi imprese e grandi frodi sull’Iva) con una vera lotta all’evasione e non caccia al gettito”, “accompagnata da una modifica dei criteri di valutazione dei risultati dell’Agenzia delle Entrate, che vogliamo ancorare agli importi effettivamente incassati e non alle semplici contestazioni, come incredibilmente avvenuto finora”.
Meloni: pace fiscale, quoziente familiare, estensione flat tax
Roma, 25 ott. (askanews) – Giorgia Meloni pensa a una “rivoluzione copernicana” da cui “dovra’ nascere un nuovo patto fiscale, che poggera’ su tre pilastri Il primo: ridurre la pressione fiscale su imprese e famiglie attraverso una riforma all’insegna dell’equita’: con la progressiva introduzione del quoziente familiare l’estensione della tassa piatta per le partite Iva dagli attuali 65 mila euro a 100 mila euro di fatturato. E, accanto a questa, introduzione della tassa piatta sull’incremento di reddito rispetto al massimo raggiunto nel triennio precedente”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel discorso alla Camera per la fiducia.
Si tratta, ha spiegato, di “una misura virtuosa, con limitato impatto per le casse dello Stato e che puo’ essere un forte incentivo alla crescita. Il secondo: una tregua fiscale per consentire a cittadini e imprese (in particolare alle PMI) in difficolta’ di regolarizzare la propria posizione con il fisco. Il terzo: una serrata lotta all’evasione fiscale (a partire da evasori totali, grandi imprese e grandi frodi sull’Iva) con una vera lotta all’evasione e non caccia al gettito”, “accompagnata da una modifica dei criteri di valutazione dei risultati dell’Agenzia delle Entrate, che vogliamo ancorare agli importi effettivamente incassati e non alle semplici contestazioni, come incredibilmente avvenuto finora”.