Il grande violinista eseguira’ anche Beethoven, Schumann e Debussy
Roma, 24 ott. (askanews) – Dopo il grande successo dell’inaugurazione di stagione con il Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart in forma di concerto con l’Orchestra da Camera Canova e un cast esuberante capitanato da Vittorio Prato, la stagione dell’Istituzione Internazionale dei Concerti (Iuc) di Roma prosegue subito con un altro appuntamento di eccezionale interesse: non sono molte infatti le occasioni di ascoltare a Roma in assetto cameristico un violinista del calibro di Joshua Bell. Tanto piu’ atteso, dunque, dopo anni di assenza dall’Aula Magna, martedi’ 25 ottobre alle 20.30, il recital del grande violinista americano che, con il suo Stradivari “Huberman” del 1713, eseguira’ Sonate di Beethoven, Schumann e Debussy e la Rapsodia n.1 per violino e pianoforte di Bartk con il pianista Peter Dugan.
Joshua Bell e’ uno dei piu’ acclamati violinisti della sua epoca. Si e’ esibito con tutte le orchestre piu’ importanti del mondo e continua a intrattenere collaborazioni come solista, concertista, musicista da camera, direttore d’orchestra e Direttore Musicale della prestigiosa Academy of St Martin in the Fields di Londra.
Sul suo modo di suonare lui stesso ha dichiarato (in un’intervista rilasciata ad Anna Franini su Il Giornale, nel 2019): “Non puoi farti consumare dal pungolo della perfezione. Non devi mirare solo a quella. Devi rischiare, pazienza se sbagli una nota, ma devi tirar fuori l’anima”.
Ha collaborato con artisti del calibro di Rene’e Fleming, Chick Corea, Regina Spektor, Wynton Marsalis, Chris Botti, Anoushka Shankar, Frankie Moreno, Josh Groban e Sting.
Joshua Bell registra in esclusiva per Sony Classical ed ha al suo attivo piu’ di quaranta cd che hanno ricevuto premi Grammy, Mercury, Gramophone ed Opus Klassik.
Nato a Bloomington, nell’Indiana, Bell ha iniziato lo studio del violino all’eta’ di quattro anni; a 12 anni ha proseguito gli studi con Josef Gingold. All’eta’ di 14 anni Joshua Bell ha debuttato con il Maestro Riccardo Muti e la Philadelphia Orchestra, mentre a 17 anni ha debuttato alla Carnegie Hall con la Sinfonica di St. Louis. Appena diciottenne, ha firmato con la sua prima etichetta, London Decca, ed ha ricevuto un Avery Fisher Career Grant. Negli anni seguenti e’ stato nominato per cinque Grammy Award e ha ricevuto nel 2007 l’Avery Fisher Prize.
Questo maestro del violino e’ stato protagonista nel 2007 di un curioso esperimento su iniziativa dell’editorialista Gene Weingarten delWashington Post: il 12 gennaio di quell’anno Bell suono’ in incognito come musicista di strada nell’atrio della stazioneL’Enfant Plazadella metropolitana di Washington nell’ora di punta al mattino. L’esperimento venne videoregistrato da una telecamera nascosta: di 1.097 persone transitate, solo sette si fermarono brevemente ad ascoltarlo e solo una lo riconobbe. Per la sua performance di quasi 45 minuti, Bell raccolse ,17 da 27 passanti. Solo tre giorni prima aveva fatto il tutto esaurito, con un repertorio simile, alla Symphony Hall diBoston, dove il prezzo per un posto in platea era di 100 dollari. Per il pezzo scritto su questo esperimento, “intitolatoPearls Before Breakfast”, e pubblicato l’8 aprile del 2007, Weingarten vinse ilPremio Pulitzer2008 per il miglior articolo.
Alla Iuc Joshua Bell suona Bartok con il suo Stradivari del 1713
Roma, 24 ott. (askanews) – Dopo il grande successo dell’inaugurazione di stagione con il Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart in forma di concerto con l’Orchestra da Camera Canova e un cast esuberante capitanato da Vittorio Prato, la stagione dell’Istituzione Internazionale dei Concerti (Iuc) di Roma prosegue subito con un altro appuntamento di eccezionale interesse: non sono molte infatti le occasioni di ascoltare a Roma in assetto cameristico un violinista del calibro di Joshua Bell. Tanto piu’ atteso, dunque, dopo anni di assenza dall’Aula Magna, martedi’ 25 ottobre alle 20.30, il recital del grande violinista americano che, con il suo Stradivari “Huberman” del 1713, eseguira’ Sonate di Beethoven, Schumann e Debussy e la Rapsodia n.1 per violino e pianoforte di Bartk con il pianista Peter Dugan.
Joshua Bell e’ uno dei piu’ acclamati violinisti della sua epoca. Si e’ esibito con tutte le orchestre piu’ importanti del mondo e continua a intrattenere collaborazioni come solista, concertista, musicista da camera, direttore d’orchestra e Direttore Musicale della prestigiosa Academy of St Martin in the Fields di Londra.
Sul suo modo di suonare lui stesso ha dichiarato (in un’intervista rilasciata ad Anna Franini su Il Giornale, nel 2019): “Non puoi farti consumare dal pungolo della perfezione. Non devi mirare solo a quella. Devi rischiare, pazienza se sbagli una nota, ma devi tirar fuori l’anima”.
Ha collaborato con artisti del calibro di Rene’e Fleming, Chick Corea, Regina Spektor, Wynton Marsalis, Chris Botti, Anoushka Shankar, Frankie Moreno, Josh Groban e Sting.
Joshua Bell registra in esclusiva per Sony Classical ed ha al suo attivo piu’ di quaranta cd che hanno ricevuto premi Grammy, Mercury, Gramophone ed Opus Klassik.
Nato a Bloomington, nell’Indiana, Bell ha iniziato lo studio del violino all’eta’ di quattro anni; a 12 anni ha proseguito gli studi con Josef Gingold. All’eta’ di 14 anni Joshua Bell ha debuttato con il Maestro Riccardo Muti e la Philadelphia Orchestra, mentre a 17 anni ha debuttato alla Carnegie Hall con la Sinfonica di St. Louis. Appena diciottenne, ha firmato con la sua prima etichetta, London Decca, ed ha ricevuto un Avery Fisher Career Grant. Negli anni seguenti e’ stato nominato per cinque Grammy Award e ha ricevuto nel 2007 l’Avery Fisher Prize.
Questo maestro del violino e’ stato protagonista nel 2007 di un curioso esperimento su iniziativa dell’editorialista Gene Weingarten delWashington Post: il 12 gennaio di quell’anno Bell suono’ in incognito come musicista di strada nell’atrio della stazioneL’Enfant Plazadella metropolitana di Washington nell’ora di punta al mattino. L’esperimento venne videoregistrato da una telecamera nascosta: di 1.097 persone transitate, solo sette si fermarono brevemente ad ascoltarlo e solo una lo riconobbe. Per la sua performance di quasi 45 minuti, Bell raccolse ,17 da 27 passanti. Solo tre giorni prima aveva fatto il tutto esaurito, con un repertorio simile, alla Symphony Hall diBoston, dove il prezzo per un posto in platea era di 100 dollari. Per il pezzo scritto su questo esperimento, “intitolatoPearls Before Breakfast”, e pubblicato l’8 aprile del 2007, Weingarten vinse ilPremio Pulitzer2008 per il miglior articolo.