Ribattezzata "burp and fart tax",
Milano, 20 ott. (askanews) – Gli agricoltori neozelandesi sono sul piede di guerra per la tassa sulle flatulenze di mucche e pecore. Hanno marciato alla guida dei loro trattori nelle principali citta’ del Paese, da Auckland a Christchurch, per protestare contro la legge per tassare le emissioni di metano degli allevamenti.
"Sono qui oggi per sostenere gli agricoltori neozelandesi. Il governo sta cercando di tassarli, imponendo loro molte tasse, ed e’ pura follia", dice Joyce. "Se vogliono che gli agricoltori riducano le loro emissioni, dobbiamo avere gli strumenti per farlo – sottolinea il manifestante Jim – E sono sicuro che nel tempo ci saranno soluzioni che ci permetteranno di ridurre le nostre emissioni ancora di piu’ di quanto stiamo facendo attualmente".
Secondo il governo invece e’ un provvedimento fondamentale per rallentare il riscaldamento globale in un paese che conta cinque milioni di persone, oltre 10 milioni di bovini e 26 milioni di ovini.
Quasi la meta’ delle emissioni totali di gas serra del paese proviene dall’agricoltura. Gli allevamenti sono responsabili di emissioni di metano prodotti dai rutti e dai peti di mucche e pecore. Ma gli allevatori non ne vogliono sapere.
In Nuova Zelanda protesta contro tassa su emissioni del bestiame
Milano, 20 ott. (askanews) – Gli agricoltori neozelandesi sono sul piede di guerra per la tassa sulle flatulenze di mucche e pecore. Hanno marciato alla guida dei loro trattori nelle principali citta’ del Paese, da Auckland a Christchurch, per protestare contro la legge per tassare le emissioni di metano degli allevamenti.
"Sono qui oggi per sostenere gli agricoltori neozelandesi. Il governo sta cercando di tassarli, imponendo loro molte tasse, ed e’ pura follia", dice Joyce. "Se vogliono che gli agricoltori riducano le loro emissioni, dobbiamo avere gli strumenti per farlo – sottolinea il manifestante Jim – E sono sicuro che nel tempo ci saranno soluzioni che ci permetteranno di ridurre le nostre emissioni ancora di piu’ di quanto stiamo facendo attualmente".
Secondo il governo invece e’ un provvedimento fondamentale per rallentare il riscaldamento globale in un paese che conta cinque milioni di persone, oltre 10 milioni di bovini e 26 milioni di ovini.
Quasi la meta’ delle emissioni totali di gas serra del paese proviene dall’agricoltura. Gli allevamenti sono responsabili di emissioni di metano prodotti dai rutti e dai peti di mucche e pecore. Ma gli allevatori non ne vogliono sapere.