Venture Capital motore di crescita. Crescono gli investimenti – askanews.it

Venture Capital motore di crescita. Crescono gli investimenti

Roma, 19 ott. (askanews) – Investimenti totali a 527 milioni di euro nel terzo trimestre 2022 e oltre il miliardo e mezzo nei primi nove mesi dell’anno con un numero di round pari a 197. Questi alcuni numeri dell’ecosistema italiano dell’innovazione contenuti nella terza edizione dell’Osservatorio sul Venture Capital in Italia, presentato a Roma nell’ambito dell’evento "Venture capital, motore dell’innovazione", organizzato da Italian Tech Alliance in partnership con LVenture Group. Fabio Mondini De Focatiis, Founding Partner di Growth Capital: "Il terzo trimestre per l’Italia conferma questo positivo trend con 527 milioni investiti in 58 round, il terzo miglior trimestre di sempre e se guardiamo l’anno da gennaio a settembre abbiamo investito oltre 1 miliardo e mezzo che e’ il +47% rispetto all’anno scorso. La nostra previsione per l’anno e’ di una forchetta tra 1,8 e 2 miliardi che conferma le nostre previsioni di gennaio. Questo dato e’ particolarmente importante per l’Italia se lo paragoniamo a uno scenario europeo dove i dati sono sostanzialmente flat e con lo scenario statunitense e quello asiatico in forte riduzione. Pensiamo quindi che l’Italia continuera’ a questo discreto trend in controtendenza rispetto agli altri mercati sviluppati anche per quell’ultima parte dell’anno e l’inizio 2023". La crescita economica e non solo, come gia’ avviene negli altri paesi avanzati, passa inevitabilmente per l’innovazione e la creativita’. Francesco Cerruti, Direttore Generale di Italian Tech Alliance: "Le start up e le pmi innovative devono fare parte del progetto di rilancio del Paese. In altri paesi i volumi di venture capital sono molto piu’ alti di quello italiano basti pensare che l’Italia terza economia dell’Unione Europea nel 2021 e’ stato il 10 paese per investimenti in start-up e pmi innovative. Questo e’ spiegabile in parte per un tema legato alla narrazione: nel nostro paese troppo spesso si guarda alle start up come alle imprese del futuro quando i dati ci dimostrano che le start up sono le imprese del presente perche’ e’ oggi che riescono a creare lavoro in maniera molto piu’ agevole rispetto all’impresa tradizionale". I player del settore hanno quindi ben chiare le leve su cui agire: "Sia a livello normativo che a livello di attrazione di grandi investitori c’e’ ancora molto lavoro da fare. Ma con Italian Tech Alliance stiamo lavorando in questa alleanza che si compone di imprenditori, investitori e molti altri operatori del settore tecnologico, per abbreviare questo ritardo e fare in modo che l’Italia possa davvero contare a livello europeo in questo ambito". Nonostante gli ostacoli ancora da superare lo stato dell’arte e’ tuttavia incoraggiante. Roberto Magnifico, Board Member di LVenture Group e di Italian Tech Alliance: "Lo scenario del venture capital italiano e’ in forte crescita questo e’ fuori dubbio, e’ vero che partiamo da una base molto bassa rispetto ai nostri paesi confinanti europei, pero’ finalmente da un anno e mezzo a questa parte si sta avviando il processo di crescita e di coinvolgimento soprattutto degli investitori istituzionali. Non ci mancano i talenti e non ci mancano le tecnologie non ci mancano i centri di ricerca e sviluppo, dobbiamo semplicemente ora a trovare le modalita’ di convogliare le risorse e i capitali verso l’asset cluster venture capital cosi’ come hanno fatto e stanno facendo in Germania, in Francia, in Spagna e Portogallo".
Ott 19, 2022
Osservatorio trimestrale Growth Capital e Italian Tech Alliance

Roma, 19 ott. (askanews) – Investimenti totali a 527 milioni di euro nel terzo trimestre 2022 e oltre il miliardo e mezzo nei primi nove mesi dell’anno con un numero di round pari a 197. Questi alcuni numeri dell’ecosistema italiano dell’innovazione contenuti nella terza edizione dell’Osservatorio sul Venture Capital in Italia, presentato a Roma nell’ambito dell’evento "Venture capital, motore dell’innovazione", organizzato da Italian Tech Alliance in partnership con LVenture Group.

Fabio Mondini De Focatiis, Founding Partner di Growth Capital: "Il terzo trimestre per l’Italia conferma questo positivo trend con 527 milioni investiti in 58 round, il terzo miglior trimestre di sempre e se guardiamo l’anno da gennaio a settembre abbiamo investito oltre 1 miliardo e mezzo che e’ il +47% rispetto all’anno scorso. La nostra previsione per l’anno e’ di una forchetta tra 1,8 e 2 miliardi che conferma le nostre previsioni di gennaio. Questo dato e’ particolarmente importante per l’Italia se lo paragoniamo a uno scenario europeo dove i dati sono sostanzialmente flat e con lo scenario statunitense e quello asiatico in forte riduzione. Pensiamo quindi che l’Italia continuera’ a questo discreto trend in controtendenza rispetto agli altri mercati sviluppati anche per quell’ultima parte dell’anno e l’inizio 2023".

La crescita economica e non solo, come gia’ avviene negli altri paesi avanzati, passa inevitabilmente per l’innovazione e la creativita’. Francesco Cerruti, Direttore Generale di Italian Tech Alliance: "Le start up e le pmi innovative devono fare parte del progetto di rilancio del Paese. In altri paesi i volumi di venture capital sono molto piu’ alti di quello italiano basti pensare che l’Italia terza economia dell’Unione Europea nel 2021 e’ stato il 10 paese per investimenti in start-up e pmi innovative. Questo e’ spiegabile in parte per un tema legato alla narrazione: nel nostro paese troppo spesso si guarda alle start up come alle imprese del futuro quando i dati ci dimostrano che le start up sono le imprese del presente perche’ e’ oggi che riescono a creare lavoro in maniera molto piu’ agevole rispetto all’impresa tradizionale".

I player del settore hanno quindi ben chiare le leve su cui agire: "Sia a livello normativo che a livello di attrazione di grandi investitori c’e’ ancora molto lavoro da fare. Ma con Italian Tech Alliance stiamo lavorando in questa alleanza che si compone di imprenditori, investitori e molti altri operatori del settore tecnologico, per abbreviare questo ritardo e fare in modo che l’Italia possa davvero contare a livello europeo in questo ambito".

Nonostante gli ostacoli ancora da superare lo stato dell’arte e’ tuttavia incoraggiante. Roberto Magnifico, Board Member di LVenture Group e di Italian Tech Alliance: "Lo scenario del venture capital italiano e’ in forte crescita questo e’ fuori dubbio, e’ vero che partiamo da una base molto bassa rispetto ai nostri paesi confinanti europei, pero’ finalmente da un anno e mezzo a questa parte si sta avviando il processo di crescita e di coinvolgimento soprattutto degli investitori istituzionali. Non ci mancano i talenti e non ci mancano le tecnologie non ci mancano i centri di ricerca e sviluppo, dobbiamo semplicemente ora a trovare le modalita’ di convogliare le risorse e i capitali verso l’asset cluster venture capital cosi’ come hanno fatto e stanno facendo in Germania, in Francia, in Spagna e Portogallo".