Gli inquirenti procedono per il reato di omicidio
Roma, 19 ott. (askanews) – Non si ritiene utile indagare ancora sul caso di Mario Carmine Paciolla, il cooperante italiano deceduto nel luglio del 2020 in Colombia. La Procura di Roma ha chiesto l’archiviazione del procedimento sul caso dell’uomo, che venne trovato impiccato nella sua abitazione, a San Vicente del Cagun dove si trovava come collaboratore delle Nazioni Unite per un progetto di pacificazione interna tra governo locale ed ex ribelli delle Farc. Paciolla era al lavoro oltre che per impegni di riqualificazione delle aree utilizzate dal narcotraffico per la coltivazione della droga. Nato a Napoli, aveva 33 anni. Molti messaggi presenti sui social network rendono omaggio alla sua attivita’. Gli inquirenti avevano avviato un fascicolo per omicidio contro ignoti.
Colombia, caso Mario Paciolla: pm Roma chiede archiviazione
Roma, 19 ott. (askanews) – Non si ritiene utile indagare ancora sul caso di Mario Carmine Paciolla, il cooperante italiano deceduto nel luglio del 2020 in Colombia. La Procura di Roma ha chiesto l’archiviazione del procedimento sul caso dell’uomo, che venne trovato impiccato nella sua abitazione, a San Vicente del Cagun dove si trovava come collaboratore delle Nazioni Unite per un progetto di pacificazione interna tra governo locale ed ex ribelli delle Farc. Paciolla era al lavoro oltre che per impegni di riqualificazione delle aree utilizzate dal narcotraffico per la coltivazione della droga. Nato a Napoli, aveva 33 anni. Molti messaggi presenti sui social network rendono omaggio alla sua attivita’. Gli inquirenti avevano avviato un fascicolo per omicidio contro ignoti.