Biodiversità agricola a rischio, torna Seminare il Futuro – askanews.it

Biodiversità agricola a rischio, torna Seminare il Futuro

Roma, 17 ott. (askanews) – Biodiversita’ agricola a rischio in Italia. Negli ultimi 100 anni, secondo la FAO, e’ scomparso il 75% delle specie vegetali impiegate in agricoltura. In Italia, i dati parlano di 8.000 varieta’ di frutta fino all’inizio del secolo scorso, ma oggi si arriva a meno di 2.000, e la gran parte sono considerate a rischio estinzione. Ecco perche’ in questo momento, la biodiversita’ agricola ha bisogno di sostegno attraverso operazioni di ricerca e recupero: servono – soprattutto per l’agricoltura biologica – nuove sementi resistenti alla crisi climatica e adatte al bio. E’ questo l’impegno della Fondazione Seminare il futuro e di NaturaSi’ che – nella Giornata mondiale dell’alimentazione del 16 ottobre – hanno aperto le porte di 9 aziende agricole bio per la semina collettiva. Anche quest’autunno oltre 2.000 persone hanno sparso semi di cereali nei campi. Molti , sono quelli prodotti nel campo catalogo che la Fondazione gestisce assieme all’Universita’ di Pisa, dove si stanno selezionando cereali che rispondono alle necessita’ del biologico. Fausto Jori, Amministratore delegato NaturaSi’: "La selezione di sementi in biologico e’ un elemento fondamentale per il futuro. Noi crediamo che sia necessario avere dei semi che siano adatti all’agricoltura in particolare visto che il 25% delle terre in Europa entro il 2030 saranno biologiche E’ importante che ci siano sementi adatte a questo tipo di agricoltura". In questo contesto e’ stata selezionata la prima varieta’ di grano duro per il biologico dall’incrocio di varieta’ di frumento delle aree del Mediterraneo. La nuova varieta’ "Inizio" nasce da una ricerca che ha visto la collaborazione del CREA di Foggia assieme a Peter Kunz, esperto svizzero di selezioni in biologico, finanziata da NaturaSi’ e Cooperativa Gino Girolomoni. La ricerca e’ partita nel 2016, ripresa poi dalla Fondazione Seminare il Futuro e dal Centro di ricerca agro-ambientale dell’Universita’ di Pisa. "Seminare il futuro – sottolinea Jori – ha questo obiettivo: pensare, rigenerare, selezionare sementi per il futuro, che pero’ devono essere adatte all’agricoltura biologica, quindi con basso input verso l’esterno,con capacita’ di radicare in maniera profonda, in modo tale che il cambiamento climatico, la bassa precipitazione pluviale, non ne compromettano la resa per il futuro". Ma dare ulteriore impulso all’agricoltura bio avra’ un impatto importante anche sulla nostra salute. Franco Berrino (Medico epidemiologo): "E’ Importante sottolineare oggi che mangiare biologico e’ essenziale. Oggi che sono stati fatti gli studi sui consumatori, su molte decine di migliaia di persone, si vede che chi mangia biologico si ammala meno di cancro". "La varieta’ delle verdure stagionali – chiarisce – e’ importantissima per la salute. Noi abbiamo fatto questo grande studio in cui seguiamo 500.000 persone. Siamo andati a vedere l’importanza di mangiare le verdure per prevenire i tumori legati al tabacco , tumori dei polmoni, della gola, dell’esofago: abbiamo visto che a parita’ di sigarette fumate chi mangia tante verdure si ammala meno. Ma a parita’ di sigarette fumate e a parita’ di quantita’ di verdura consumata, la varieta’ delle verdure consumate conferisce un ulteriore protezione".
Ott 17, 2022
Porte aperte in 9 aziende in Giornata mondiale Alimentazione

Roma, 17 ott. (askanews) – Biodiversita’ agricola a rischio in Italia. Negli ultimi 100 anni, secondo la FAO, e’ scomparso il 75% delle specie vegetali impiegate in agricoltura. In Italia, i dati parlano di 8.000 varieta’ di frutta fino all’inizio del secolo scorso, ma oggi si arriva a meno di 2.000, e la gran parte sono considerate a rischio estinzione. Ecco perche’ in questo momento, la biodiversita’ agricola ha bisogno di sostegno attraverso operazioni di ricerca e recupero: servono – soprattutto per l’agricoltura biologica – nuove sementi resistenti alla crisi climatica e adatte al bio.

E’ questo l’impegno della Fondazione Seminare il futuro e di NaturaSi’ che – nella Giornata mondiale dell’alimentazione del 16 ottobre – hanno aperto le porte di 9 aziende agricole bio per la semina collettiva. Anche quest’autunno oltre 2.000 persone hanno sparso semi di cereali nei campi. Molti , sono quelli prodotti nel campo catalogo che la Fondazione gestisce assieme all’Universita’ di Pisa, dove si stanno selezionando cereali che rispondono alle necessita’ del biologico.

Fausto Jori, Amministratore delegato NaturaSi’:

"La selezione di sementi in biologico e’ un elemento fondamentale per il futuro. Noi crediamo che sia necessario avere dei semi che siano adatti all’agricoltura in particolare visto che il 25% delle terre in Europa entro il 2030 saranno biologiche E’ importante che ci siano sementi adatte a questo tipo di agricoltura".

In questo contesto e’ stata selezionata la prima varieta’ di grano duro per il biologico dall’incrocio di varieta’ di frumento delle aree del Mediterraneo. La nuova varieta’ "Inizio" nasce da una ricerca che ha visto la collaborazione del CREA di Foggia assieme a Peter Kunz, esperto svizzero di selezioni in biologico, finanziata da NaturaSi’ e Cooperativa Gino Girolomoni. La ricerca e’ partita nel 2016, ripresa poi dalla Fondazione Seminare il Futuro e dal Centro di ricerca agro-ambientale dell’Universita’ di Pisa.

"Seminare il futuro – sottolinea Jori – ha questo obiettivo: pensare, rigenerare, selezionare sementi per il futuro, che pero’ devono essere adatte all’agricoltura biologica, quindi con basso input verso l’esterno,con capacita’ di radicare in maniera profonda, in modo tale che il cambiamento climatico, la bassa precipitazione pluviale, non ne compromettano la resa per il futuro".

Ma dare ulteriore impulso all’agricoltura bio avra’ un impatto importante anche sulla nostra salute.

Franco Berrino (Medico epidemiologo):

"E’ Importante sottolineare oggi che mangiare biologico e’ essenziale.

Oggi che sono stati fatti gli studi sui consumatori, su molte decine di migliaia di persone, si vede che chi mangia biologico si ammala meno di cancro".

"La varieta’ delle verdure stagionali – chiarisce – e’ importantissima per la salute. Noi abbiamo fatto questo grande studio in cui seguiamo 500.000 persone. Siamo andati a vedere l’importanza di mangiare le verdure per prevenire i tumori legati al tabacco , tumori dei polmoni, della gola, dell’esofago: abbiamo visto che a parita’ di sigarette fumate chi mangia tante verdure si ammala meno. Ma a parita’ di sigarette fumate e a parita’ di quantita’ di verdura consumata, la varieta’ delle verdure consumate conferisce un ulteriore protezione".