Aziende, universita’ e scuole insieme per creare occupazione
Roma, 13 ott. (askanews) – Il fabbisogno delle aziende in termini di professionalita’ si deve confrontare con un panorama di competenze spesso non rispondente alle esigenze delle imprese. Colmare questo mismatch tra domanda e offerta, e’ l’obiettivo di "Distretto Italia", il progetto presentato oggi a Roma, in occasione del turno di presidenza del Consorzio ELIS affidato ad Autostrade per l’Italia.
Roberto Tomasi, amministratore delegato di Autostrade. "Si misura un mismatch assolutamente importante. Questo non e’ solo un problema di un di un settore e’ ma e’ un problema di diversi settori, dal mondo dell’energia, al mondo delle infrastrutture, del digitale, del welfare, dell’agricoltura. Quindi ci troviamo oggi un mismatch importantissimo nel sistema paese e con Distretto Italia abbiamo l’intenzione di creare e unire quelle che sono le esperienze e le competenze migliori che abbiamo visto nel mercato per cercare di recuperare questo gap di competenze".
In tale contesto, l’impegno di Autostrade per l’Italia, che ricopre la presidenza di turno del Consorzio, assume una veste ancora piu’ importate: "E’ un impegno ambizioso perche’ abbiamo intenzione di lavorare su tre direttrici temporali: la direttrice del breve visto le grandi sfide che abbiamo in ambiti diversi tra di loro per formare quelle che sono le competenze e quando parliamo di competenze parliamo dell’intera catena del valore. Nel medio termine, ovvero quelli che entreranno tra cinque o sei anni del mondo nel mondo del lavoro per formare quelle competenze in anticipo e per poter indirizzare correttamente quelle che sono le necessita’ del mercato, e nel lungo termine in modo tale da poter ingaggiare i nostri giovani della scuola secondaria di primo grado per poter far si’ che facciano le scelte corrette".
Scelte ancora piu’ decisive alla luce del fenomeno dei cosiddetti neet: "I numeri che abbiamo oggi impressionano perche’ il numero dei ragazzi che oggi non cercano lavoro e non studiano tra i 15 e i 29 anni e’ di oltre tre milioni, quindi il 5% della popolazione del paese: e’ un numero troppo importante rispetto a quelle che sono invece le necessita’ che noi abbiamo per costruire il nostro futuro".
Cruciale in questo ambito il ruolo del Consorzio ELIS che vanta un’esperienza pluriennale: Pietro Cum, amministratore delegato di ELIS. "Con il progetto Distretto Italia il consorzio Elis si sta assumendo una grande responsabilita’ che e’ e quella da una parte di unire le forze assieme alle scuole e all’universita’ per selezionare e far conoscere e orientare sui mestieri di cui le aziende hanno bisogno. Dall’altra e’ riuscire a formare quei tecnici e quelle figure professionali necessarie per gli investimenti previsti dal piano nazionale di ripresa e resilienza".
Secondo Cum, uno dei temi centrali e’ l’orientamento: "Noi crediamo che il missmatch tra domanda e offerta di lavoro risieda in un lavoro di orientamento che va fatto a partire dalle scuole. E’ un tema da una parte culturale verso i mestieri tecnologici e i profili professionali, dall’altra e’ un far conoscere ai nostri giovani cosa li aspetta nel mondo del lavoro. In questo Distretto Italia avviera’ una grande campagna di orientamento dei giovani proprio per far loro conoscere quali sono i mestieri che li attendono". Scelte che spesso scontano una sorta di pregiudizio verso la formazione tecnica. "Non c’e’ differenza fra fra lavori con le mani e lavori con la testa anche perche’ ormai lavori soltanto con le mani e’ un po’ difficile trovarli e la testa bisogna metterla sempre e quindi e’ in atto una trasformazione culturale ma su questo c’e’ ancora tanto da fare".
Autostrade ed Elis presentano il progetto Distretto Italia
Roma, 13 ott. (askanews) – Il fabbisogno delle aziende in termini di professionalita’ si deve confrontare con un panorama di competenze spesso non rispondente alle esigenze delle imprese. Colmare questo mismatch tra domanda e offerta, e’ l’obiettivo di "Distretto Italia", il progetto presentato oggi a Roma, in occasione del turno di presidenza del Consorzio ELIS affidato ad Autostrade per l’Italia.
Roberto Tomasi, amministratore delegato di Autostrade. "Si misura un mismatch assolutamente importante. Questo non e’ solo un problema di un di un settore e’ ma e’ un problema di diversi settori, dal mondo dell’energia, al mondo delle infrastrutture, del digitale, del welfare, dell’agricoltura. Quindi ci troviamo oggi un mismatch importantissimo nel sistema paese e con Distretto Italia abbiamo l’intenzione di creare e unire quelle che sono le esperienze e le competenze migliori che abbiamo visto nel mercato per cercare di recuperare questo gap di competenze".
In tale contesto, l’impegno di Autostrade per l’Italia, che ricopre la presidenza di turno del Consorzio, assume una veste ancora piu’ importate: "E’ un impegno ambizioso perche’ abbiamo intenzione di lavorare su tre direttrici temporali: la direttrice del breve visto le grandi sfide che abbiamo in ambiti diversi tra di loro per formare quelle che sono le competenze e quando parliamo di competenze parliamo dell’intera catena del valore. Nel medio termine, ovvero quelli che entreranno tra cinque o sei anni del mondo nel mondo del lavoro per formare quelle competenze in anticipo e per poter indirizzare correttamente quelle che sono le necessita’ del mercato, e nel lungo termine in modo tale da poter ingaggiare i nostri giovani della scuola secondaria di primo grado per poter far si’ che facciano le scelte corrette".
Scelte ancora piu’ decisive alla luce del fenomeno dei cosiddetti neet: "I numeri che abbiamo oggi impressionano perche’ il numero dei ragazzi che oggi non cercano lavoro e non studiano tra i 15 e i 29 anni e’ di oltre tre milioni, quindi il 5% della popolazione del paese: e’ un numero troppo importante rispetto a quelle che sono invece le necessita’ che noi abbiamo per costruire il nostro futuro".
Cruciale in questo ambito il ruolo del Consorzio ELIS che vanta un’esperienza pluriennale: Pietro Cum, amministratore delegato di ELIS. "Con il progetto Distretto Italia il consorzio Elis si sta assumendo una grande responsabilita’ che e’ e quella da una parte di unire le forze assieme alle scuole e all’universita’ per selezionare e far conoscere e orientare sui mestieri di cui le aziende hanno bisogno. Dall’altra e’ riuscire a formare quei tecnici e quelle figure professionali necessarie per gli investimenti previsti dal piano nazionale di ripresa e resilienza".
Secondo Cum, uno dei temi centrali e’ l’orientamento: "Noi crediamo che il missmatch tra domanda e offerta di lavoro risieda in un lavoro di orientamento che va fatto a partire dalle scuole. E’ un tema da una parte culturale verso i mestieri tecnologici e i profili professionali, dall’altra e’ un far conoscere ai nostri giovani cosa li aspetta nel mondo del lavoro. In questo Distretto Italia avviera’ una grande campagna di orientamento dei giovani proprio per far loro conoscere quali sono i mestieri che li attendono". Scelte che spesso scontano una sorta di pregiudizio verso la formazione tecnica. "Non c’e’ differenza fra fra lavori con le mani e lavori con la testa anche perche’ ormai lavori soltanto con le mani e’ un po’ difficile trovarli e la testa bisogna metterla sempre e quindi e’ in atto una trasformazione culturale ma su questo c’e’ ancora tanto da fare".