Sentenza in abbreviato gup tribunale di Roma
Roma, 12 ott. (askanews) – Condanna in abbreviato a 13 e due mesi di reclusione per la soubrette romana Anna Bettozzi, in arte Anna Bettz. La sentenza, in rito abbreviato, del giudice dell’udienza preliminare di Roma, chiude uno dei filoni dell’inchiesta ‘Petrol Mafie Spa’. Riconosciuta la penale responsabilita’ anche per altri otto imputati, con pene da 9 anni fino a quattro.
Nei confronti della Bettozzi e’ stata applicata anche l’aggravio della liberta’ vigilata per tre anni e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. La cantante, attrice e manager, nel maggio 2019 era stata fermata alla frontiera di Ventimiglia a bordo di una Rolls Royce mentre stava andando al festival di Cannes. Con lei aveva 300mila euro e nella sua camera d’hotel a Milano ne furono trovati 1 milione e 400 mila.
Quando scattarono gli arresti la Bettozzi fu soprannominata ‘Lady Petrolio’. Le tranche degli accertamenti avevano riguardato, oltre a quella di Roma, anche le procure di Catanzaro, Reggio Calabria e Napoli. I pm contestavano all’imprenditrice, vedova di un noto petroliere, e agli altri imputati le accuse, a vario titolo, di associazione per delinquere costituita per la commissione di plurimi reati tributari, illecita commercializzazione di prodotti petroliferi, riciclaggio, autoriciclaggio, anche al fine di agevolare le attivita’ di associazioni di tipo mafioso.
Mafia, condannata a 13 anni la soubrette e manager Anna Bettozzi
Roma, 12 ott. (askanews) – Condanna in abbreviato a 13 e due mesi di reclusione per la soubrette romana Anna Bettozzi, in arte Anna Bettz. La sentenza, in rito abbreviato, del giudice dell’udienza preliminare di Roma, chiude uno dei filoni dell’inchiesta ‘Petrol Mafie Spa’. Riconosciuta la penale responsabilita’ anche per altri otto imputati, con pene da 9 anni fino a quattro.
Nei confronti della Bettozzi e’ stata applicata anche l’aggravio della liberta’ vigilata per tre anni e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. La cantante, attrice e manager, nel maggio 2019 era stata fermata alla frontiera di Ventimiglia a bordo di una Rolls Royce mentre stava andando al festival di Cannes. Con lei aveva 300mila euro e nella sua camera d’hotel a Milano ne furono trovati 1 milione e 400 mila.
Quando scattarono gli arresti la Bettozzi fu soprannominata ‘Lady Petrolio’. Le tranche degli accertamenti avevano riguardato, oltre a quella di Roma, anche le procure di Catanzaro, Reggio Calabria e Napoli. I pm contestavano all’imprenditrice, vedova di un noto petroliere, e agli altri imputati le accuse, a vario titolo, di associazione per delinquere costituita per la commissione di plurimi reati tributari, illecita commercializzazione di prodotti petroliferi, riciclaggio, autoriciclaggio, anche al fine di agevolare le attivita’ di associazioni di tipo mafioso.