Milano, 8 ott. (askanews) – E’ stato presentato a bordo di quella che viene definita la “nave piu’ bella del mondo”, il veliero Amerigo Vespucci, in occasione della Barcolana a Trieste, la XXVI edizione dell’evento “Vienna sul Lago” che coniuga cultura, formazione e solidarieta’ e che sabato 15 ottobre nella splendida Reggia Sabauda della Venaria Reale, si concludera’ con una serata di charity.
Grazie alla consolidata collaborazione con la Marina Militare, come ogni anno le Debuttanti incontrano gli Aspiranti Guardiamarina all’interno della storica Accademia Navale di Livorno, quest’anno al suo 141 anniversario dalla fondazione, per una giornata durante la quale la storica coreografa della manifestazione Ida Pezzotti unira’ le giovani coppie per le prime prove di ballo.
Madrina dell’edizione 2022 sara’ la Principessa Tana Ruffo di Calabria scelta per il suo impegno sociale a favore dei malati e disabili nei pellegrinaggi a Lourdes.
“Vienna sul Lago” e’ un’iniziativa che grazie ai progetti sociali realizzati durante tutta la sua storia ha ottenuto numerosi e prestigiosi riconoscimenti da parte della Presidenza della Repubblica italiana e della Presidenza della Repubblica austriaca e che praticamente da sempre gode dei patrocini del Ministero della Difesa, del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero dei Beni Culturali, della Regione Piemonte, delle Ambasciate d’Austria presso il Quirinale e presso la Santa Sede e della Citta’ di Vienna.
Il progetto che torna a puntare l’attenzione sulla campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, attraverso l’iniziativa “scarpette rosse” del progetto “Zapatos Rojos” realizzato per la prima volta nel 2009 a Ciudad Jurez, la citta’ di frontiera nel nord del Messico dove e’ nato il termine “femminicidio”, in questa edizione di “rinascita” si prefigge l’obiettivo sociale di raccogliere fondi a favore di SOS Villaggi dei Bambini Onlus. L’associazione, e’ parte del network di SOS Children’s Villages, la piu’ grande Organizzazione a livello mondiale impegnata da oltre 70 anni affinche’ i bambini e i ragazzi che non possono beneficiare di adeguate cure genitoriali crescano in una situazione di parita’ con i propri coetanei, concretizzando appieno il proprio potenziale e la possibilita’ di vivere una vita indipendente.