Milano, 7 ott. (askanews) – Trovare metodi e strumenti innovativi per dare energia al Terzo Settore, che negli ultimi due anni si e’ rivelato sempre piu’ centrale per la gestione delle emergenze e per il sostegno nella ripresa post crisi. Di questo si e’ parlato nel corso di “Reinventing Non Profit”, appuntamento dedicato all’innovazione e allo sviluppo del mondo Non Profit, organizzato a Milano da Atlantis Company, agenzia specializzata nel Terzo Settore. Punto di partenza la considerazione su cio’ che e’ avvenuto a partire dal 2020: pandemia, guerra, crisi climatica ed energetica.
“Sono tutti grandi cambiamenti – ci ha detto Francesco Quistelli, CEO di Atlantis Company – che abbiamo dovuto affrontare senza avere probabilmente gli strumenti e le conoscenze per farlo, quindi reinventandoci e rigenerando nuovi modelli di organizzazione. E’ stato innescato un grande momento di cambiamento che credo durera’ ancora tanto, ed e’ un settore capace di affrontare questo cambiamento, e anche obbligato a farlo, perche’ le richieste sono sempre di piu'”.
Il mondo del Non Profit, che in Italia si compone di 362mila organizzazioni e 862mila addetti, e’ emerso dalla due giorni di confronto, svolge un ruolo importante nel tenere coese molte fette della societa’. “E’ una questione di solidarieta’ – ha aggiunto Quistelli – ma anche proprio di convivenza civile che il Terzo Settore riesce a far vivere e a rendere tale per tutti noi”.
Aspetto fondamentale, per garantire questa possibilita’, e’ il fundrasing, che e’ stato al centro della masterclass di Ken Burnett, esperto internazionale del tema. “Il fundraising – ha concluso il CEO di Atlantis – e’ fondamentale proprio per dare garanzia di sostenibilita’ economica al Terzo Settore, ma e’ impossibile che esista senza la comunicazione, cioe’ senza mettere in comune gli obiettivi, i bisogni e gli sforzi del Terzo Settore stesso. Quindi sono due attivita’ che devono per forza di cose andare insieme. Il terzo elemento fondamentale e’ l’organizzazione, i modelli organizzativi all’interno delle associazioni non profit, che devono essere sempre piu’ flessibili, agili, capaci di affrontare tutte le sfide che hanno di fronte”.
Per guardare a un futuro che viene espressamente definito “sfidante” e che riservera’ sempre maggiore attenzione al Terzo Settore.