Milano, 4 ott. (askanews) – Prende il via il nuovo corso di Ruffino, la storica azienda vitivinicola di Pontassieve (Firenze). Ad annunciarlo, con il claim “Il futuro e’ di chi lo ha cominciato, il futuro inizia oggi”, e’ stato il presidente e amministratore delegato, Sandro Sartor, nel corso di un evento organizzato a Villa Necchi Campiglio a Milano, dedicato al rinnovamento delle etichette nel percorso di restyling complessivo del logo e di tutti i vini dell’azienda, primo tra tutti il “Chianti Classico Riserva Ducale Oro Gran Selezione”. E a questo vino simbolo della cantina toscana, uno dei suoi “fine wines” esportati in tutto il mondo, e’ stata dedicata una storica “verticale” con annate dal 1977 al 2018, condotta dal “wine writer” Filippo Bartolotta, affiancato dall’enologo di Ruffino, Gabriele Tacconi.
“Abbiamo avuto la fortuna di poter apprezzare, a distanza di molti anni dalla loro nascita, vini che sono stati realizzati dal lavoro di persone che erano in azienda prima di noi. Mi piace pensare che a distanza di 30 anni si possa ancora parlare di questi vini perche’ qualcuno e’ stato in grado di custodire i terreni e l’ambiente nei quali vengono prodotti” ha commentato Sartor, sottolineando l’importanza di innovare stile e contenuti, partendo da una eredita’ solida e ultracentenaria.
“Siamo partiti dalla Riserva Ducale Oro: l’etichetta e’ stata rinnovata pur rimanendo comunque fedele a se’ stessa, mantenendo in primo piano la scena che rievoca la visita a Pontassieve del Duca di Aosta nel 1890” ha spiegato Angelo Ferrara, il direttore creativo di Robilant Associati, che sta seguendo il percorso di restyling, aggiungendo “anche il marchio doveva avere una nuova posizione: abbiamo ripreso lo stemma, che non c’era ma che era li’, poeticamente nascosto, e che abbiamo fatto diventare l’eroe principale”.
“La nostra grande storia – ha evidenziato la direttrice marketing di Ruffino, Annarita Cicciarelli – ci deve proiettare verso il futuro, ecco perche’ sentivamo il bisogno di rendere piu’ contemporanea la nostra veste, pur mantenendo uguale il prodotto, anzi, migliorandolo sempre di piu'”.