Firenze, 4 ott. (askanews) – “Quanto stanno segnalando le strutture sanitarie su un aumento macroscopico delle bollette corrisponde una situazione reale. Noi in questo momento possiamo solo monitorare le risorse che abbiamo a disposizione e usarle il piu’ efficacemente possibile. Su un aumento della quota sanitaria non c’e’ una contrarieta’, ma per farlo e’ necessario reperire risorse e abbiamo necessita’ di ulteriori stanziamenti da parte del governo”. E’ quanto dichiarato dall’assessora al Welfare della Regione Toscana Serena Spinelli che ha risposto questo pomeriggio in Consiglio regionale a due interrogazioni in merito alla situazione di emergenza nelle RSA toscane: la prima presentata da Giovanni Galli e Andrea Ulmi (Lega) e la seconda da Elisa Tozzi (Gruppo Misto – Toscana Domani).
L’assessora Spinelli ha ricordato come nella fase di emergenza Covid la Regione Toscana abbia inserito ulteriori risorse nel sistema complessivo delle RSA per superare la fase covid.
“Negli ultimi 3 anni – ha affermato – indipendentemente dalle risorse strutturali ad esse destinate, che ammontano a 206milioni di euro annui, la Regione toscana ha destinato alle RSA 55 milioni e 510.699,77 euro. Le risorse sono state erogate sia sotto forma di ristoro sia, successivamente, come ristori ulteriori cosi’ definiti: 3 euro di aumento della quota sanitaria a cui si aggiunge il 40% della quota sanitaria per i posti non occupati a causa covid. Risorse che sono state stanziate fino al 31 giugno 2022, nonostante il governo abbia interrotto la fase di emergenza il 31 marzo 2022. Questo e’ stato associato alle risorse stanziate per la gestione delle cosiddette bolle covid, che avevano un ulteriore riconoscimento economico. A conti fatti per i ristori abbiamo stanziato circa 17 milioni di euro”.