Impegnati su gap genere: 29% donne in posizioni vertice in 2024
Roma, 4 ott. (askanews) – L’Italia e’ in ritardo nel raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu. La crisi sistemica del modello di sviluppo dominante accelerata dalla pandemia, dalla guerra in Ucraina e dai cambiamenti climatici sta aumentando le diseguaglianze sociali e mettendo a dura prova i target di sostenibilita’. E’ questo lo scenario che emerge dal settimo Rapporto annuale dell’ASviS, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, presentato a Roma al Palazzo delle Esposizioni nella giornata inaugurale del Festival dello Sviluppo Sostenibile.
Un momento di incontro che ha visto coinvolti manager delle principali aziende italiane e istituzioni che si sono confrontati sugli sforzi da compiere perche’ la crisi in atto non freni lo sviluppo sostenibile. Tra gli inviati Elisabetta Romano, chief network operations and Wholesale officer di Tim e Ceo di Sparkle, la societa’ infrastrutturale di Tim cui fanno capo le reti di telecomunicazioni internazionali sottomarine. Romano si e’ detta positiva sulla forza che il paese sa dimostrare nei momenti di maggiore difficolta’ e ha messo in luce il duplice ruolo di Tim, come abilitatore e contributore nella sostenibilita’.
"Abilitatore perche’ la tecnologia, e quindi le reti, la connettivita’, l’Iot, il 5G e tutto cio’ di cui ci occupiano in Tim sono tutte tecnologie che servono per indirizzare alcuni dei goal. Poi contribuiamo. Perche’ in tantissimi di questi goal noi come azienda siamo in prima fila perche’ per esempio parlavo dell’energia. In questo caso Telecom Italia che e’ la seconda azienda in Italia come consumo di energia, 2 terewattora all’anno, e in questo caso ci siamo attrezzati gia’ da tempo a mettere in pedi e utilizzare tecnologie innovative per fare efficienza e nel 2021 abbiamo portato il 25% di efficienza sui nostri impianti ed e’ fondamentale in quanto il traffico dati raddoppia ogni due anni e quindi e’ fondamentale contenere l’energia".
Tra gli obiettivi portati avanti dalla societa’, quello della chiusura del gender gap, perche’ solo offrendo a uomini e donne le stesse opportunita’ ci puo’ essere una vera meritocrazia. Il gruppo Tim si e’ impegnato infatti perche’ entro il 2024 la percentuale di donne in posizioni di responsabilita’ rispecchi la percentuale di donne del gruppo, ovvero il 29%, ha sottolineato Romano, arrivata a guidare un’azienda in un mondo, finora, tutto maschile.
"Nello stesso tempo vogliamo lavorare, contribuire prima, anche quando si studia. Facevo lesempio della Fondazione Ortigia, in Sicilia, dove manager in questo caso di Sparkle, fanno fi’da mentori a queste giovani donne delle universita’ siciliane per dare gia’ una vista di cosa significa il mondo del lavoro e far capire che il mondo in cui operiamo e’ un modo interessante e non solo ad appannaggio degli uomini. Ci sono quindi inziative che abbiamo in zienda per cercare di fare avvicinare le donne al nostro settore che e’ interessante ma che ha perso un po’ di appeal in generale verso le giovani generazioni e in particolare verso le giovani donne".
Tim, Romano: abilitatori e contributori per sviluppo sostenibile
Impegnati su gap genere: 29% donne in posizioni vertice in 2024
Roma, 4 ott. (askanews) – L’Italia e’ in ritardo nel raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu. La crisi sistemica del modello di sviluppo dominante accelerata dalla pandemia, dalla guerra in Ucraina e dai cambiamenti climatici sta aumentando le diseguaglianze sociali e mettendo a dura prova i target di sostenibilita’. E’ questo lo scenario che emerge dal settimo Rapporto annuale dell’ASviS, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, presentato a Roma al Palazzo delle Esposizioni nella giornata inaugurale del Festival dello Sviluppo Sostenibile. Un momento di incontro che ha visto coinvolti manager delle principali aziende italiane e istituzioni che si sono confrontati sugli sforzi da compiere perche’ la crisi in atto non freni lo sviluppo sostenibile. Tra gli inviati Elisabetta Romano, chief network operations and Wholesale officer di Tim e Ceo di Sparkle, la societa’ infrastrutturale di Tim cui fanno capo le reti di telecomunicazioni internazionali sottomarine. Romano si e’ detta positiva sulla forza che il paese sa dimostrare nei momenti di maggiore difficolta’ e ha messo in luce il duplice ruolo di Tim, come abilitatore e contributore nella sostenibilita’. "Abilitatore perche’ la tecnologia, e quindi le reti, la connettivita’, l’Iot, il 5G e tutto cio’ di cui ci occupiano in Tim sono tutte tecnologie che servono per indirizzare alcuni dei goal. Poi contribuiamo. Perche’ in tantissimi di questi goal noi come azienda siamo in prima fila perche’ per esempio parlavo dell’energia. In questo caso Telecom Italia che e’ la seconda azienda in Italia come consumo di energia, 2 terewattora all’anno, e in questo caso ci siamo attrezzati gia’ da tempo a mettere in pedi e utilizzare tecnologie innovative per fare efficienza e nel 2021 abbiamo portato il 25% di efficienza sui nostri impianti ed e’ fondamentale in quanto il traffico dati raddoppia ogni due anni e quindi e’ fondamentale contenere l’energia". Tra gli obiettivi portati avanti dalla societa’, quello della chiusura del gender gap, perche’ solo offrendo a uomini e donne le stesse opportunita’ ci puo’ essere una vera meritocrazia. Il gruppo Tim si e’ impegnato infatti perche’ entro il 2024 la percentuale di donne in posizioni di responsabilita’ rispecchi la percentuale di donne del gruppo, ovvero il 29%, ha sottolineato Romano, arrivata a guidare un’azienda in un mondo, finora, tutto maschile. "Nello stesso tempo vogliamo lavorare, contribuire prima, anche quando si studia. Facevo lesempio della Fondazione Ortigia, in Sicilia, dove manager in questo caso di Sparkle, fanno fi’da mentori a queste giovani donne delle universita’ siciliane per dare gia’ una vista di cosa significa il mondo del lavoro e far capire che il mondo in cui operiamo e’ un modo interessante e non solo ad appannaggio degli uomini. Ci sono quindi inziative che abbiamo in zienda per cercare di fare avvicinare le donne al nostro settore che e’ interessante ma che ha perso un po’ di appeal in generale verso le giovani generazioni e in particolare verso le giovani donne".
Roma, 4 ott. (askanews) – L’Italia e’ in ritardo nel raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu. La crisi sistemica del modello di sviluppo dominante accelerata dalla pandemia, dalla guerra in Ucraina e dai cambiamenti climatici sta aumentando le diseguaglianze sociali e mettendo a dura prova i target di sostenibilita’. E’ questo lo scenario che emerge dal settimo Rapporto annuale dell’ASviS, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, presentato a Roma al Palazzo delle Esposizioni nella giornata inaugurale del Festival dello Sviluppo Sostenibile. Un momento di incontro che ha visto coinvolti manager delle principali aziende italiane e istituzioni che si sono confrontati sugli sforzi da compiere perche’ la crisi in atto non freni lo sviluppo sostenibile. Tra gli inviati Elisabetta Romano, chief network operations and Wholesale officer di Tim e Ceo di Sparkle, la societa’ infrastrutturale di Tim cui fanno capo le reti di telecomunicazioni internazionali sottomarine. Romano si e’ detta positiva sulla forza che il paese sa dimostrare nei momenti di maggiore difficolta’ e ha messo in luce il duplice ruolo di Tim, come abilitatore e contributore nella sostenibilita’. "Abilitatore perche’ la tecnologia, e quindi le reti, la connettivita’, l’Iot, il 5G e tutto cio’ di cui ci occupiano in Tim sono tutte tecnologie che servono per indirizzare alcuni dei goal. Poi contribuiamo. Perche’ in tantissimi di questi goal noi come azienda siamo in prima fila perche’ per esempio parlavo dell’energia. In questo caso Telecom Italia che e’ la seconda azienda in Italia come consumo di energia, 2 terewattora all’anno, e in questo caso ci siamo attrezzati gia’ da tempo a mettere in pedi e utilizzare tecnologie innovative per fare efficienza e nel 2021 abbiamo portato il 25% di efficienza sui nostri impianti ed e’ fondamentale in quanto il traffico dati raddoppia ogni due anni e quindi e’ fondamentale contenere l’energia". Tra gli obiettivi portati avanti dalla societa’, quello della chiusura del gender gap, perche’ solo offrendo a uomini e donne le stesse opportunita’ ci puo’ essere una vera meritocrazia. Il gruppo Tim si e’ impegnato infatti perche’ entro il 2024 la percentuale di donne in posizioni di responsabilita’ rispecchi la percentuale di donne del gruppo, ovvero il 29%, ha sottolineato Romano, arrivata a guidare un’azienda in un mondo, finora, tutto maschile. "Nello stesso tempo vogliamo lavorare, contribuire prima, anche quando si studia. Facevo lesempio della Fondazione Ortigia, in Sicilia, dove manager in questo caso di Sparkle, fanno fi’da mentori a queste giovani donne delle universita’ siciliane per dare gia’ una vista di cosa significa il mondo del lavoro e far capire che il mondo in cui operiamo e’ un modo interessante e non solo ad appannaggio degli uomini. Ci sono quindi inziative che abbiamo in zienda per cercare di fare avvicinare le donne al nostro settore che e’ interessante ma che ha perso un po’ di appeal in generale verso le giovani generazioni e in particolare verso le giovani donne".