Firenze, 4 ott. (askanews) – Rilanciare e implementare la partecipazione perche’ “strumento alla co-definizione delle politiche pubbliche”. E’ uno tra i punti contenuti nella proposta di risoluzione approvata a maggioranza dall’Aula del Consiglio regionale, collegata alla relazione sull’attivita’ 2020-2021 dell’Autorita’ regionale che per legge (46/2013) e’ garante della partecipazione dei cittadini nei processi dl costruzione delle politiche regionali e locali, aspetto dell’ordinamento sancito dallo Statuto toscano.
Il testo della proposta e’ stato illustrato in Aula dal presidente della commissione Affari istituzionali, Giacomo Bugliani (Pd), che ha espresso apprezzamento per il lavoro dell’Autorita’ e contiene anche impegni per “garantire risorse idonee” a ruolo e funzione dell’Organismo; valutare, sulla base delle esperienze maturate, un percorso di revisione della legge sia per garantire coerenza con i processi partecipativi gia’ individuati dalle normative sul Governo del territorio, urbanistica e gestione dei beni comuni; incentivare l’individuazione di strumenti adeguati all’Autorita’ per effettuare un monitoraggio sugli esiti dei processi avviati e oggetto di finanziamento; incentivare i Comuni di minori dimensioni ad attivare percorsi partecipativi anche attraverso la formazione dei dipendenti”.
Durante il dibattito e’ intervenuto il vicepresidente del Consiglio regionale Marco Casucci (Lega) sottolineando come “lo strumento della partecipazione avrebbe l’obiettivo di prevenire a monte la possibilita’ di contenziosi amministrativi”. “Credo che se ci investiamo – ha aggiunto – e facciamo conoscere lo strumento della partecipazione ai cittadini, e non poniamo ostacoli, potrebbe davvero funzionare”.