Castiglione Olona, 27 set. (askanews) – Un’iniziativa globale per promuovere lo studio delle materie scientifiche, soprattutto tra le ragazze. Zeiss, azienda internazionale dell’ottica e dell’optoelettronica, ha presentato anche nel nostro Paese il progetto "A Heart for Science". "A Heart for Science – ha detto ad askanews Sara Maroni, PR & Event Manager di Zeiss Vision Care Italia – e’ un progetto che abbiamo fortemente voluto anche in Italia e che ha un obiettivo duplice: quello di appassionare gli studenti alle materie scientifiche, quelle note con l’acronimo STEM – Science Technology Engineering and Mathematichs e in piu’ di spalancare una porta sul loro futuro, dando loro la possibilita’ di vedere che cosa lo studio di queste materie puo’ portare, quali sono gli ambiti lavorativi nei quali possono realizzarsi, quali sono le sfide che si trovano ogni giorno per chi studia queste materie e le applica nel lavoro quotidiano". Al centro dell’attenzione del progetto ci sono in particolar modo le studentesse. "Abbiamo visto i dati piu’ recenti – ha aggiunto Maroni – e questi dicono che di 100 ragazze iscritte all’universita’, solo 18 di loro seguono percorsi di studi scientifici, contro il 36% dei ragazzi, quindi la meta’ rispetto ai maschi. Non perche’ le ragazze abbiano qualcosa di meno, anzi probabilmente hanno qualcosa di piu’. Abbiamo visto che quando si applicano nelle materie STEM diventano davvero ricercatrici di spessore". "A Heart for Science" si rivolge agli studenti dai 9 anni fino alle scuole secondarie di secondo grado, che saranno coinvolti con tempi e modalita’ diverse, sempre pero’ con l’obiettivo di "aiutare gli studenti a mettere alla prova le proprie conoscenze e competenze, in maniera semplice e immediata". Perche’ le materie scientifiche sono anche un volano verso l’occupazione. "In Italia in particolare – ha concluso Sara Maroni – e’ stato stimato che si creeranno otto milioni di posti dei lavoro in ambito tecnologico: per questo c’e’ bisogno di nuove risorse, di menti aperte e di persone appassionate alla tecnologia e alla scienza". La sfida, insomma, e’ formativa e professionale, ma riguarda anche la societa’ e i suoi stereotipi di genere, sempre duri a morire. Che la cultura, in tutti i suoi ambiti, ha il dovere, e la forza, di combattere, per una vera parita’ e crescita collettiva.
Più studentesse per le materie STEM: il progetto di Zeiss
Castiglione Olona, 27 set. (askanews) – Un’iniziativa globale per promuovere lo studio delle materie scientifiche, soprattutto tra le ragazze. Zeiss, azienda internazionale dell’ottica e dell’optoelettronica, ha presentato anche nel nostro Paese il progetto "A Heart for Science". "A Heart for Science – ha detto ad askanews Sara Maroni, PR & Event Manager di Zeiss Vision Care Italia – e’ un progetto che abbiamo fortemente voluto anche in Italia e che ha un obiettivo duplice: quello di appassionare gli studenti alle materie scientifiche, quelle note con l’acronimo STEM – Science Technology Engineering and Mathematichs e in piu’ di spalancare una porta sul loro futuro, dando loro la possibilita’ di vedere che cosa lo studio di queste materie puo’ portare, quali sono gli ambiti lavorativi nei quali possono realizzarsi, quali sono le sfide che si trovano ogni giorno per chi studia queste materie e le applica nel lavoro quotidiano". Al centro dell’attenzione del progetto ci sono in particolar modo le studentesse. "Abbiamo visto i dati piu’ recenti – ha aggiunto Maroni – e questi dicono che di 100 ragazze iscritte all’universita’, solo 18 di loro seguono percorsi di studi scientifici, contro il 36% dei ragazzi, quindi la meta’ rispetto ai maschi. Non perche’ le ragazze abbiano qualcosa di meno, anzi probabilmente hanno qualcosa di piu’. Abbiamo visto che quando si applicano nelle materie STEM diventano davvero ricercatrici di spessore". "A Heart for Science" si rivolge agli studenti dai 9 anni fino alle scuole secondarie di secondo grado, che saranno coinvolti con tempi e modalita’ diverse, sempre pero’ con l’obiettivo di "aiutare gli studenti a mettere alla prova le proprie conoscenze e competenze, in maniera semplice e immediata". Perche’ le materie scientifiche sono anche un volano verso l’occupazione. "In Italia in particolare – ha concluso Sara Maroni – e’ stato stimato che si creeranno otto milioni di posti dei lavoro in ambito tecnologico: per questo c’e’ bisogno di nuove risorse, di menti aperte e di persone appassionate alla tecnologia e alla scienza". La sfida, insomma, e’ formativa e professionale, ma riguarda anche la societa’ e i suoi stereotipi di genere, sempre duri a morire. Che la cultura, in tutti i suoi ambiti, ha il dovere, e la forza, di combattere, per una vera parita’ e crescita collettiva.