Milano, 27 set. (askanews) – La Regione Lombardia ha chiesto al Comune di Milano di posticipare a marzo l’entrata in vigore del divieto di accesso in Area B, cioe’ quasi l’intera citta’, per i veicoli diesel euro 5, ma Palazzo Marino ha ribadito la propria contrarieta’. “Abbiamo chiesto al Comune di Milano, alla luce della crisi energetica e socio-economica e di una comunicazione carente e poco incisiva sul tema, una deroga fino al prossimo mese di marzo al blocco dei diesel euro 5 in Area B. E, in alternativa, che si valuti almeno un allargamento fino a 3.000 km delle fasce chilometriche consentite, a chi aderisce a Move-in” ha detto l’assessore regionale all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo, durante il ‘Tavolo aria’ che si e’ riunito questa mattina a Palazzo Pirelli alla presenza di Enti, Istituzioni e Associazioni di categoria.
“Ci sembra una richiesta lecita – ha proseguito – a fronte della situazione molto difficile e preoccupante che tutti stiamo vivendo. Ho anche ricordato che gli accordi sottoscritti dalle Regioni del Bacino padano non prevedono limitazioni per i diesel euro 5 se non dopo il 2025. Questo in considerazione del fatto che proprio gli euro 5 sono auto recenti, immatricolate fra il 2011 e il 2017, e non si puo’ certo accusare chi le ha acquistate di aver mancato di sensibilita’ ambientale”. “Purtroppo – ha detto Cattaneo – l’assessore del Comune di Milano Elena Grandi ha risposto con un ‘no’ secco e risoluto, ribadendo che l’Amministrazione milanese non e’ in alcun modo disponibile a derogare”.
“L’esperienza ha mostrato come le soglie chilometriche indicate” per Move-In, la ‘scatola nera’ ideata dalla Regione per consentire alcune deroghe ai blocchi, “sono state largamente sufficienti per le esigenze di mobilita’ degli aderenti. Comunque, con le Regioni del Bacino padano – ha concluso Cattaneo – stiamo valutando di consentire a chi, per motivate ragioni di natura economica e sociale, ne avesse bisogno di fare richiesta per aumentare la soglia di chilometri percorribili con il Move-In. Una possibilita’ che prevediamo potrebbe essere attivata dal 1 gennaio del 2023, in modo da perfezionare una modalita’ tecnica adeguata. Analogamente valuteremo con gli assessori del Bacino Padano anche la possibilita’ di valutare deroghe, in particolari condizioni, alle limitazioni sull’uso degli impianti a biomassa legnosa”.