Roma, 27 set. (askanews) – L’Azerbaigian chiede all’Armenia di osservare i “principi fondamentali” del diritto internazionale, in particolare “la sovranita’, l’integrita’ territoriale e l’inviolabilita’ dei confini internazionali” per “garantire pace, sicurezza e prosperita’ nella regione” e di “rispettare i suoi obblighi internazionali”. In una dichiarazione del ministero degli Esteri azerbaigiano, diffuso oggi in occasione della Giornata della Memoria, Baku sottolinea che l’Armenia dovrebbe “adottare misure autentiche e costruttive”. “Non c’e’ altra alternativa per lo sviluppo pacifico della regione”, si sottolinea.
Al termine della guerra di 44 giorni tra i due Paesi che – si sottolinea nella nota – ha portato alla “fine dell’occupazione dei territori dell’Azerbaigian” ed “ha rivelato la portata delle massicce attivita’ illegali da parte dell’Armenia su queste terre negli ultimi tre decenni”, Baku “ha avviato lavori di restauro e ricostruzione su larga scala, inclusa l’attuazione di progetti infrastrutturali chiave, volti a garantire il rimpatrio sicuro di quasi un milione di sfollati azerbaigiani nelle loro case”.
“In conformita’ con la Dichiarazione Trilaterale del 10 novembre 2020”, sottolinea ancora il ministero degli Esteri azerbaigiano, “l’Azerbaigian sta adottando misure proattive per raggiungere una pace e una stabilita’ durature nella regione. Al contrario, l’Armenia non rispetta gli obblighi che ha assunto, dimostrando una posizione di revanscismo, creando una seria minaccia alla sicurezza trattenendo i resti delle sue formazioni armate dalla regione e impiantando nuove mine nell’area”. “Inoltre”, aggiunge il ministero, “l’Armenia non avvia quasi nessun passo pratico per aprire le comunicazioni nella regione e continua le sue provocazioni militari, minando cosi’ gravemente gli sforzi di normalizzazione postbellica”.
