New York, 18 set. (askanews) – Il presidente del Consiglio Mario Draghi arriva domani a New York per la sua ultima missione internazionale prima del voto in Italia. Nel corso della visita, Draghi parlera’ all’Assemblea generale delle Nazioni unite. Il suo intervento e’ previsto per martedi’ alle 20 ora locale, le 2 nella notta italiana.
Il primo appuntamento e’ in programma domani sera quando Draghi ricevera’ il premio “World Statesman Award”, attribuito dalla ‘Appeal of Conscience Foundation’, un’organizzazione interreligiosa dedicata alla liberta’ religiosa e ai diritti umani. Il premio sara’ consegnato a Draghi in occasione dell’annuale cena “per la sua multiforme leadership nella finanza e nel servizio ai cittadini di cui hanno beneficiato l’Italia e l’Unione Europea e ha aiutato la cooperazione internazionale”. Nel corso della serata e’ previsto un discorso del premier.
Il giorno successivo Draghi partecipera’ all’apertura del dibattito generale della 77 Assemblea generale delle Nazioni Unite poi, intorno alle 11.15 ora americana, portera’ il suo saluto alla sessione di apertura dello ‘Youth4Climate: Powering Action’. A seguire, al Palazzo di Vetro, vedra’ il presidente dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, Csaba Korsi, prima dell’intervento. Un discorso in cui Draghi, come ha fatto piu’ volte nei giorni scorsi, ribadira’ con ogni probabilita’ la salda collocazione dell’Italia nell’Ue, nell’Alleanza atlantica e nel campo occidentale, a partire dal sostegno all’Ucraina. Una sorta di ‘manifesto’ di politica estera, per rassicurare i partner internazionali ma anche per indicare un percorso da seguire al governo che verra’.
Il giorno seguente, mercoledi’, Draghi incontrera’ il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antnio Guterres. Nel corso della visita sono in programma anche vari appuntamenti privati del presidente del Consiglio, che a margine dell’assemblea dell’Onu dovrebbe anche avere un colloquio con il presidente americano Joe Biden (che ha posticipato il suo intervento per partecipare ai funerali della regina Elisabetta). Sul tavolo i principali dossier internazionali aperti: dalla guerra in Ucraina alla crisi energetica, dai rapporti con la Cina alla situazione in Libia. Ma naturalmente sara’ anche l’occasione per un approfondimento sul’allarme Usa sui presunti finanziamenti della Russia a partiti di vari Paesi. Nel corso di una telefonata con Draghi, alcuni giorni fa, il segretario di Stato Antony Blinken ha assicurato che nel fascicolo non figurano politici italiani, ma si e’ comunque riservato la possibilita’ di effettuare ulteriori verifiche.