Roma, 17 set. (askanews) – Chiudendo il summit dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai, il presidente dell’Uzbekistan, Shavkat Mirziyoyev, padrone di casa della riunione di Samarcanda, ha delineato le sfide future della Sco sottolineando che dall’evoluzione dell’Organizzazione dipende anche la garanzia della sicurezza regionale e mondiale.
Miriyoyev ha prima di tutto ricordato che Samarcanda, che ha ospitato il meeting a cui hanno preso parte tra gli altri i presidenti di Russia e Cina, Vladimir Putin e Xi Xinping, “situata nel cuore della Grande Via della Seta, è stata per millenni il centro del dialogo inter-civiltà” ed è “meraviglioso che, nonostante la pandemia e la difficile situazione del mondo, oggi Samarcanda abbia riunito ancora una volta i leader della vasta distesa dell’Eurasia e sia diventata il centro della politica e dell’economia internazionale”.
Per il presidente uzbeko, di fronte al “deficit di fiducia e comprensione reciproca” ai problemi del nostro tempo, come “il cambiamento climatico, la mancanza di acqua e di risorse naturali, le conseguenze sociali ed economiche della pandemia, la crisi energetica e della sicurezza alimentare”, “cresce la domanda globale di fiducia reciproca, giustizia e solidarietà” e “l’attività della nostra Organizzazione dimostra al mondo che tale dialogo è possibile”.
L’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai “sta entrando in una nuova fase ancora più responsabile del suo sviluppo” e “insieme saremo in grado di portare l’Organizzazione verso le nuove frontiere per garantire la sicurezza regionale e globale, in nome del progresso e della prosperità dei nostri Paesi e dei nostri popoli”.
Questo obiettivo verrà raggiunto continuando “a mantenere lo status di non allineato dell’Organizzazione e la sua apertura”, poi rafforzando la coesione e il “sostegno reciproco e il partenariato basati sui principi dello ‘spirito di Shanghai’. Solo in questo modo possiamo garantire pace, stabilità e prosperità nella regione della SCO”, ha detto Miriyoyev chiudendo il summit.
Il presidente dell’Uzbekistan ha poi elencato le priorità della regione, la maggiore cooperazione tra economie, sfruttare i vantaggi di complementarietà delle economie dei paesi aderenti, l’eliminazione delle barriere commerciali e doganali, la connettività e la creazione di corridoi di trasporto efficaci: in particolare il capo di stato uzbeko ha citato la costruzione della ferrovia Cina-Kirghizistan-Uzbekistan, di cui è stato firmato l’accordo, “un evento storico”. Centrale anche la costruzione del corridoio ferroviario Termez-Mazar-i-Sharif-Kabul-Peshawar. “La realizzazione di questi due progetti aprirà ampie opportunità per rafforzare la connettività, aumentare il commercio e gli investimenti reciproci e, in generale, garantire la crescita economica sostenibile nello spazio della nostra Organizzazione”.