Vino, in I semestre export Italia record a valore: 3,8 mld (+13,5%) – askanews.it

Vino, in I semestre export Italia record a valore: 3,8 mld (+13,5%)

Set 14, 2022
Previsioni vendemmiali 2022. Del Bravo: scenario ancora incerto



Milano, 14 set. (askanews) – Con la vendemmia 2022 l’Italia del vino mantiene il primato produttivo mentre quello del fatturato rimane in casa francese. Sul fronte del mercato, secondo le ultime elaborazioni su base Istat, l’Italia ha chiuso il primo semestre con il record di esportazioni vinicole a valore di 3,8 miliardi di euro (+13,5% sul pari periodo 2021), mentre e’ piatto il trend dei volumi esportati: +0,4%. I fermi e frizzanti imbottigliati segnano un +10,3% in valore ma cedono in volume l’1,2%. Inarrestabile la performance del comparto spumanti, che nella prima parte dell’anno sfiorano il miliardo di euro in valore (+25,5%), con i volumi a +10,6%. In netta crescita – soprattutto per effetto dell’inflazione – il prezzo medio che sale del 13,1% e addirittura di quasi il 18% negli Stati Uniti, il cui mercato e’ tenuto in piedi anche dal dollaro forte. Nel primo buyer al mondo la crescita tricolore in valore e’ infatti del 13,3%, con i volumi in contrazione del 3,8%. E’ uno dei punti emersi dalle previsioni vendemmiali dell’Osservatorio Assoenologi, Ismea e Unione italiana vini presentato oggi al Mipaaf a Roma. “In termini di mercati, l’Italia ha chiuso la campagna 2021-2022 con rialzi dei listini soprattutto nei vini al vertice della piramide qualitativa” ha commentato il responsabile Direzione servizi per lo sviluppo rurale Ismea, Fabio Del Bravo, spiegando che “le prime battute della nuova campagna delineano uno scenario ancora incerto, dove a pesare sono le molte incognite legate anche alle tensioni sui costi e alla logistica, che gia’ lo sorso anno avevano creato preoccupazioni agli operatori ma che ora sono ancora piu’ pressanti”. “I buoni risultati produttivi stimati, a dispetto dei timori estivi sulla siccita’, fanno si’ che ci sara’ disponibilita’ di prodotto di qualita’ anche in questa campagna – ha concluso Del Bravo – e, mentre sul fronte estero la domanda sembra tenere seppur non con i brillanti risultati del 2021, su quella interna si evidenzia qualche segnale di cedimento negli acquisti presso la distribuzione moderna anche se si deve considerare il recupero del fuori casa”.