Le 10 priorita' della Cgil, da aumento salari a pensione con quota 41 – askanews.it

Le 10 priorita' della Cgil, da aumento salari a pensione con quota 41

Set 14, 2022
No flat tax e condoni, si’ tetto a bollette e salario minimo legato a Tec

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Roma, 14 set. (askanews) – Dieci priorita’ per lo sviluppo del Paese. La Cgil, in occasione dell’assemblea nazionale dei delegati a Bologna, ha presentato il decalogo ‘Ascoltate il lavoro’. Tra le proposte del sindacato, in primis, l’aumento del potere d’acquisto di salari e pensioni, la riforma del fisco, con un secco no a flat tax e condoni, ma anche lo stop alla precarieta’ attraverso una riduzione e redistribuzione degli orari di lavoro. Sul fronte delle pensioni la richiesta e’ di superare la legge Fornero e garantire la flessibilita’ in uscita a partire da 62 anni o con 41 anni di contributi a prescindere dall’eta’.

Primo obiettivo, per il sindacato guidato da Maurizio Landini, e’ tutelare e aumentare il potere di acquisto di salari e pensioni.

Intervenire a livello nazionale ed europeo sulla formazione dei prezzi. Fissare un tetto alle bollette. Proteggere l’occupazione ed integrare il trattamento economico della cassa integrazione. Il sindacato propone, poi, un salario minimo legato al trattamento economico complessivo dei Ccnl e legge sulla rappresentanza. Rinnovare i contratti, e affermare la centralita’ della contrattazione, inoltre, per assicurare diritti e partecipazione.

Secondo punto, il fisco. La Cgil dice no a flat Tax e condoni, si’ a una riforma progressiva e redistributiva. Abbattere l’evasione e l’elusione fiscale e’ poi una strada prioritaria cosi’ come tassare gli extraprofitti e redistribuirli ai redditi da lavoro e alle pensioni piu’ basse.

Terza proposta, il superamento del Jobs Act e delle norme che hanno precarizzato il lavoro, abolendo le tipologie di lavoro precario e sottopagato e introducendo un contratto unico di ingresso a contenuto formativo ed estendendo le tutele dei lavoratori autonomi. Poi la definizione di un Nuovo statuto dei diritti per tutto il mondo del lavoro. Un piano per la piena e buona occupazione in particolare per giovani e donne con il fine di superare i divari di genere e generazionali.

Quarta priorita’ e’ condizionare i finanziamenti e le agevolazioni pubbliche collegandoli alla stabilita’ dell’occupazione e contrastare le delocalizzazioni. Riduzione e redistribuzione degli orari di lavoro per una nuova occupazione stabile e per il diritto alla formazione permanente.

Quinto punto dell’agenda Cgil e’ l’estensione a tutto il sistema degli appalti e dei subappalti privati del rispetto e dell’applicazione dei Contratti nazionali e delle clausole sociali. Contrastare le mafie, lo sfruttamento lavorativo, il caporalato e il lavoro nero.

La sesta priorita’ riguarda la sicurezza sui luoghi di lavoro. La Cgil dice "basta morti sul lavoro" attraverso prevenzione, formazione, salute e sicurezza garantite ed esigibili e inasprimento delle sanzioni.

La settima richiesta e’ quella di rinnovare il sistema pubblico e investire attraverso un piano straordinario di assunzioni pubbliche e di stabilizzazione del personale precario. Centralita’ del servizio sanitario pubblico e universalistico e del sistema pubblico di istruzione e conoscenza. Garantire una misura universale di lotta alla poverta’, come il reddito di cittadinanza. Introdurre la legge sulla non autosufficienza. No alla autonomia differenziata: garantire l’esigibilita’ di diritti e l’accessibilita’ alle prestazioni in modo uniforme in ogni territorio. Politiche inclusive e piena integrazione e diritti civili per i cittadini migranti. Cambiare la legislazione sull’immigrazione.

L’ottavo punto ha al centro le pensioni. Occorre, secondo il sindacato di Corso Italia, modificare radicalmente il sistema previdenziale superando la riforma Fornero e ricostruendo un sistema previdenziale pubblico, solidaristico ed equo che unifichi le generazioni – pensione contributiva di garanzia – e le diverse condizioni lavorative – gravosi, lavoro di cura e delle donne – e garantisca flessibilita’ in uscita a partire da 62 anni o con 41 anni di contributi a prescindere dall’eta’.

La nona proposta riguarda nuove politiche industriali e costituzione di un’Agenzia per lo Sviluppo dotata di poteri e di un Fondo speciale per le transizioni ambientale e digitale per rafforzare gli strumenti di governo delle crisi e delle riconversioni. Piano nazionale per le Giuste transizioni, ambientale e digitale per garantire la tutela e continuita’ occupazionale, creazione di nuova occupazione e diritti. Piano strategico per l’autonomia energetica con conseguente e fondamentale accelerazione degli investimenti nelle fonti rinnovabili.

Infine, decima priorita’ della Cgil e’ recuperare i divari territoriali e di sviluppo a partire dal Mezzogiorno. Riqualicare le grandi periferie urbane, delle aree interne e incrementare l’edilizia pubblica e sociale.

Mlp/Int13