Attrice morta in incidente stradale, famiglia chiede perizia
Set 12, 2022
– Il caso della interprete molisana Paola Cerimele –
Roma, 12 set. (askanews) – Fare piena luce sulla morte dell’attrice molisana Paola Cerimele morta, il 25 agosto scorso, in un incidente stradale a 48 anni. La famiglia dell’interprete di tanti film, spettacoli e fiction ha incaricato lo Studio3A di sollecitare la Procura di Vasto affinche’ venga disposta una perizia tecnica per stabilire dinamica e responsabilita’ di quanto avvenuto.
Paola – si ricorda – e’ rimasta vittima di uno scontro frontale registrato sulla statale Trignina, vicino allo svincolo San Giovanni Lipioni, in provincia di Chieti. Il fatto e’ avvenuto poco prima delle 15, Paola per motivi di lavoro stava procedendo verso Termoli su una Fiat Panda con a bordo il compagno Raffaello Lombardi, rimasto gravemente ferito, quando improvvisamente – si spiega in una nota – nella sua corsia si e’ trovata davanti l’Audi A6 condotta da E. C., di 51 anni, residente a Frosolone. L’uomo, forse a causa di un sorpasso azzardato – secondo quanto ricostruito sinora – non sarebbe riuscito a rientrare in tempo nella propria corsia, causando cosi’ l’incidente.
Il 51enne, rimasto ferito, e’ indagato per omicidio stradale nell’ambito del relativo procedimento penale aperto dalla Procura di Vasto e seguito dal pubblico ministero Vincenzo Chirico. Vengono contestate le aggravanti di aver ferito gravemente anche un’altra persona e di essersi posto alla guida in stato di ebbrezza alcolica, essendo stato anche trovato in uno stato di alterazione psicofisica.
Sul punto lo Studio3A sottolinea che quello della famiglia Cerimele "e’ un dolore senza fine che il tempo non lenisce anzi, semmai, acuisce per la consapevolezza della perdita che matura ogni giorno che passa e per un ulteriore, duro colpo: l’aver appreso che l’automobilista che ha causato la tragedia guidava in stato di ebbrezza".
Attraverso il consulente legale e area manager Sabino De Benedicstis lo Studio3A-Valore S.p.A., societa’ specializzata livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, e’ stato incaricato del procedimento l’avvocato Marco Bevi-lacqua del foro di Chieti. E’ stato scelto come esperto l’ingegnere cinematico Pietro Pallotti. Lui in pratica dovra’ esaminare il sinistro e chiedera’ formalmente alla Procura di disporre tutti gli accertamenti tecnici "per ricostruire con precisione la dinamica della tragedia che ha privato il mondo della cultura e dello spettacolo di una preziosa ed eccellente artista sulla cui vita professionale e umana il sipario della gratitudine non calera’ mai".