– Fermato ieri sera indica luogo dove ha gettato l’arma –
Torino, 7 set. (askanews) – L’uomo di 30 anni, italiano, incensurato, fermato ieri sera dai carabinieri di Venaria, ha confessato l’omicidio di Fatmir Ara, un impresario edile trovato morto lo scorso 3 settembre nelle campagne di San Carlo Canavese, in provincia di Torino.
Nel corso degli interrogatori, prima quello dei carabinieri di lunedi’ scorso, poi da parte della procura eporediese dal pubblico ministero Elena Prato, l’uomo ha modificato la propria versione piu’ volte, anche a fronte delle puntuali contestazioni degli inquirenti, fino a confessare l’omicidio, fornendo precise indicazioni per il recupero del telefono della vittima, gettato a molta distanza dal luogo dell’omicidio, dei guanti utilizzati per commettere il delitto e dell’arma impiegata, regolarmente detenuta.
I carabinieri nel corso delle indagini hanno raccolto tutti i transiti dei veicoli registrati dai varchi dei comuni limitrofi al luogo dell’omicidio, hanno acquisito centinaia di ore di filmati ripresi dalle telecamere pubbliche e private, escusso decine di persone. Proseguono le indagini per chiarire ulteriori aspetti della vicenda. Si attende, nei prossimi giorni, l’udienza di convalida del fermo.