Commercio, Istat: vendite al dettaglio luglio +1,3%, su anno +4,2% Ma in volume calano dello 0,9% rispetto a luglio 2021 – askanews.it

Commercio, Istat: vendite al dettaglio luglio +1,3%, su anno +4,2%
Ma in volume calano dello 0,9% rispetto a luglio 2021

Set 7, 2022
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Roma, 7 set. (askanews) – A luglio si stima una crescita congiunturale per le vendite al dettaglio pari a +1,3% in valore e +1% in volume. Su base tendenziale, a luglio 2022, le vendite al dettaglio aumentano del 4,2% in valore e diminuiscono dello 0,9% in volume. Lo ha reso noto l’Istat

Rispetto a luglio 2021, il valore delle vendite al dettaglio cresce per la grande distribuzione (+7,3%) e il commercio elettronico (+20,6%) mentre non subisce variazioni per le imprese operanti su piccole superfici e diminuisce per le vendite al di fuori dei negozi (-1,5%).

A livello tendenziale "prosegue la divergenza tra l’andamento positivo delle vendite in valore e quello negativo dei volumi, in flessione per il secondo mese consecutivo", e’ il commento dell’Istat.

Rispetto a giugno sono in aumento sia le vendite dei beni non alimentari (+1,3% in valore e +1,4% in volume) sia quelle dei beni alimentari (+1,2% in valore e +0,5% in volume).

Nel trimestre maggio-luglio 2022, in termini congiunturali, le vendite al dettaglio crescono in valore (+1,9%) e in volume (+0,3%). Sono in crescita le vendite dei beni non alimentari (rispettivamente +1,1% in valore e +0,5% in volume) mentre quelle dei beni alimentari crescono in valore (+2,7%) e sono stazionarie in volume.

Su base tendenziale, sono in rialzo le vendite dei beni non alimentari (+2,7% in valore e +1% in volume) mentre quelle dei beni alimentari registrano un aumento in valore (+6,1%) e una diminuzione in volume (-3,6%). Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali positive per quasi tutti i gruppi di prodotti ad eccezione di Foto-ottica e pellicole (-1,3%) e Cartoleria, libri, giornali e riviste (-1,2%). Gli aumenti maggiori riguardano Dotazioni per l’informatica, telecomunicazioni, telefonia (+8,2%) ed Elettrodomestici, radio, tv e registratori (+6,9%).