Berlusconi: un decreto freni il costo dellenergia ma serve una soluzione Ue
Roma, 5 set. (askanews) – Una soluzione “europea” per aiutare il governo nazionale a farsi carico di gran parte degli aumenti delle bolletta, ma anche la tassa sugli extraprofitti delle compagnie energetiche: “Io in linea generale non sono mai sostenitore di nuove tasse. Capisco che in questo caso si tratti di una situazione di emergenza e che l’intervento sia giustificato anche per ragioni di equità. Tuttavia questo è solo un aspetto della soluzione, non sarà certo quello decisivo”, spiega Silvio Berlusconi, ospite di Radio Cusano Campus.
A giudizio del presidente di Forza Italia, “siamo di fronte davvero ad un problema immediato molto grave che deriva principalmente dall’aumento del prezzo delle materie prime e soprattutto dell’energia. Ovviamente nessun sistema produttivo può reggere a lungo una situazione come questa, tantomeno un sistema produttivo come il nostro che è già stato duramente provato dal covid. Oggi credo che sul fronte dell’energia il governo debba intervenire subito con un decreto per contenere i costi per famiglie e imprese. Esistono molte soluzioni complesse, se ne può discutere, ma la sostanza è semplice: lo Stato deve farsi carico di almeno una parte significativa degli aumenti che non possono rimanere a carico delle famiglie e delle imprese. Altrimenti molte aziende saranno costrette ad aumentare i prezzi del consumo dei loro prodotti, saranno costrette a ridurre il personale e a chiudere. Le famiglie si ritroveranno di fronte al dilemma se pagare le bollette o fare la spesa”.
“Naturalmente un problema come questo non può essere affrontato solo a livello nazionale, visto che tutte le cause sono internazionale, l’Europa deve parlare con una voce sola. E poi dobbiamo pensare anche al futuro, ci sono delle responsabilità precise della sinistra se ci troviamo in questa situazione. Il mio governo aveva ridotto la dipendenza dell’Italia dal gas russo, solo 3 anni dopo – sostiene ancora una volta Berlusconi – col governo di Letta la percentuale era più che raddoppiata. La politica della sinistra ha reso impossibile costruire i gassificatori e i termovalorizzatori e ha condotto l’Italia fuori dalla ricerca per il nucleare politico. Ovviamente il nostro governo cambierà radicalmente rotta su tutti questi argomenti”.
Rea/Int13
A giudizio del presidente di Forza Italia, “siamo di fronte davvero ad un problema immediato molto grave che deriva principalmente dall’aumento del prezzo delle materie prime e soprattutto dell’energia. Ovviamente nessun sistema produttivo può reggere a lungo una situazione come questa, tantomeno un sistema produttivo come il nostro che è già stato duramente provato dal covid. Oggi credo che sul fronte dell’energia il governo debba intervenire subito con un decreto per contenere i costi per famiglie e imprese. Esistono molte soluzioni complesse, se ne può discutere, ma la sostanza è semplice: lo Stato deve farsi carico di almeno una parte significativa degli aumenti che non possono rimanere a carico delle famiglie e delle imprese. Altrimenti molte aziende saranno costrette ad aumentare i prezzi del consumo dei loro prodotti, saranno costrette a ridurre il personale e a chiudere. Le famiglie si ritroveranno di fronte al dilemma se pagare le bollette o fare la spesa”.
“Naturalmente un problema come questo non può essere affrontato solo a livello nazionale, visto che tutte le cause sono internazionale, l’Europa deve parlare con una voce sola. E poi dobbiamo pensare anche al futuro, ci sono delle responsabilità precise della sinistra se ci troviamo in questa situazione. Il mio governo aveva ridotto la dipendenza dell’Italia dal gas russo, solo 3 anni dopo – sostiene ancora una volta Berlusconi – col governo di Letta la percentuale era più che raddoppiata. La politica della sinistra ha reso impossibile costruire i gassificatori e i termovalorizzatori e ha condotto l’Italia fuori dalla ricerca per il nucleare politico. Ovviamente il nostro governo cambierà radicalmente rotta su tutti questi argomenti”.
Rea/Int13