Aboubakar Soumahoro(Verdi-Sinistra): con me ultimi in Parlamento
Milano, 2 set. (askanews) – “Mi candido perché voglio che il grido di dolore del Paese reale (persone che, come me, portano sul proprio corpo e nella propria anima i segni della sofferenza della povertà, della disuguaglianza e della discriminazione) risuoni nei palazzi della politica”. Lo ha scritto in una nota Aboubakar Soumahoro, attivista e sindacalista italo-ivoriano, che oggi ha presentato a Milano la sua candidatura nelle liste dell’Alleanza Europa Verde – Sinistra Italiana.
Tra le principali proposte programmatiche alla base della candidatura di Soumahoro c’è la proposta di legge di introduzione della “Patente del Cibo” affinché il Made in Italy possa avere un “sapore di Diritti e di Dignità in Italia, in Europa e nel mondo”. Questa misura ha come obiettivo quello di garantire alle consumatrici e ai consumatori un cibo eticamente sano, prodotto nel rispetto dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori, delle lavoratrici della terra e dell’intera filiera del cibo.
C’è poi il “Salario Minimo Legale” e “Reddito di Esistenza”, due misure necessarie “in un mondo del lavoro in costante mutamento che porta con sé vecchie e nuove sfide, prime tra tutte la precarietà e le basse retribuzioni, che necessitano risposte concrete, soprattutto per garantire che le future generazioni non paghino il prezzo della transizione ecologica e possano vivere in un’Italia più giusta e più solidale”.
Durante l’incontro sono intervenuti anche Francesca Cucchiara, Eleonora Evi e Tino Magni che ha affermato: “Il lavoro non può prescindere dalla centralità della persona e dal rispetto dei suoi diritti. La precarietà non consente alle nuove generazioni di crearsi una vita, una stabilità, una speranza di futuro. Dobbiamo rimettere mano al mondo del lavoro per ridare fiducia alle nuove generazioni”.
Tra le principali proposte programmatiche alla base della candidatura di Soumahoro c’è la proposta di legge di introduzione della “Patente del Cibo” affinché il Made in Italy possa avere un “sapore di Diritti e di Dignità in Italia, in Europa e nel mondo”. Questa misura ha come obiettivo quello di garantire alle consumatrici e ai consumatori un cibo eticamente sano, prodotto nel rispetto dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori, delle lavoratrici della terra e dell’intera filiera del cibo.
C’è poi il “Salario Minimo Legale” e “Reddito di Esistenza”, due misure necessarie “in un mondo del lavoro in costante mutamento che porta con sé vecchie e nuove sfide, prime tra tutte la precarietà e le basse retribuzioni, che necessitano risposte concrete, soprattutto per garantire che le future generazioni non paghino il prezzo della transizione ecologica e possano vivere in un’Italia più giusta e più solidale”.
Durante l’incontro sono intervenuti anche Francesca Cucchiara, Eleonora Evi e Tino Magni che ha affermato: “Il lavoro non può prescindere dalla centralità della persona e dal rispetto dei suoi diritti. La precarietà non consente alle nuove generazioni di crearsi una vita, una stabilità, una speranza di futuro. Dobbiamo rimettere mano al mondo del lavoro per ridare fiducia alle nuove generazioni”.