Energia, Commissione Ue: lavoriamo a tutto tondo per ridurre costi
Roma, 30 ago. (askanews) – La Commissione Ue sta lavorando “a tutto tondo” sull’intervento di emergenza nei mercati dell’energia per alleviare i costi per i consumatori e le industrie poiché i prezzi del gas hanno raggiunto livelli record. L’esecutivo di Bruxelles ha reso noto che sta lavorando a meccanismi a breve termine per ridurre l’impatto dell’aumento dei prezzi dell’energia che dovrebbero essere presentati nelle prossime settimane.
Funzionari della Commissione citatiati dal Financial Times hanno sottolineato che è improbabile che questi vengano presentati prima di una riunione di emergenza dei ministri dell’Energia dell’UE il 9 settembre.
L’UE sta lavorando contemporaneamente a una riforma strutturale a più lungo termine del suo mercato energetico, come anticipato venerdì dalla presidente Von der Leyen, che superi l’attuale situazione nella quale i prezzi dell’elettricità sono legati alla forma più costosa di energia, spingendo così al rialzo le bollette, trainate dal costo elevato del gas. Le proposte in tal senso sono attese all’inizio del prossimo anno.
Le misure a breve termine includono massimali sui prezzi del gas, orientamenti più dettagliati per gli Stati membri per l’attuazione di una tassa inaspettata sulle società energetiche e l’applicazione di tagli alla domanda.
La commissione ha affermato che, nonostante gli ulteriori tagli alla fornitura di gas dalla Russia, Bruxelles non crede che la situazione sia ancora così grave da rendere obbligatoria una riduzione volontaria del 15% precedentemente concordata della domanda di gas.
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Roma, 30 ago. (askanews) – La Commissione Ue sta lavorando “a tutto tondo” sull’intervento di emergenza nei mercati dell’energia per alleviare i costi per i consumatori e le industrie poiché i prezzi del gas hanno raggiunto livelli record. L’esecutivo di Bruxelles ha reso noto che sta lavorando a meccanismi a breve termine per ridurre l’impatto dell’aumento dei prezzi dell’energia che dovrebbero essere presentati nelle prossime settimane.
Funzionari della Commissione citatiati dal Financial Times hanno sottolineato che è improbabile che questi vengano presentati prima di una riunione di emergenza dei ministri dell’Energia dell’UE il 9 settembre.
L’UE sta lavorando contemporaneamente a una riforma strutturale a più lungo termine del suo mercato energetico, come anticipato venerdì dalla presidente Von der Leyen, che superi l’attuale situazione nella quale i prezzi dell’elettricità sono legati alla forma più costosa di energia, spingendo così al rialzo le bollette, trainate dal costo elevato del gas. Le proposte in tal senso sono attese all’inizio del prossimo anno.
Le misure a breve termine includono massimali sui prezzi del gas, orientamenti più dettagliati per gli Stati membri per l’attuazione di una tassa inaspettata sulle società energetiche e l’applicazione di tagli alla domanda.
La commissione ha affermato che, nonostante gli ulteriori tagli alla fornitura di gas dalla Russia, Bruxelles non crede che la situazione sia ancora così grave da rendere obbligatoria una riduzione volontaria del 15% precedentemente concordata della domanda di gas.
Funzionari della Commissione citatiati dal Financial Times hanno sottolineato che è improbabile che questi vengano presentati prima di una riunione di emergenza dei ministri dell’Energia dell’UE il 9 settembre.
L’UE sta lavorando contemporaneamente a una riforma strutturale a più lungo termine del suo mercato energetico, come anticipato venerdì dalla presidente Von der Leyen, che superi l’attuale situazione nella quale i prezzi dell’elettricità sono legati alla forma più costosa di energia, spingendo così al rialzo le bollette, trainate dal costo elevato del gas. Le proposte in tal senso sono attese all’inizio del prossimo anno.
Le misure a breve termine includono massimali sui prezzi del gas, orientamenti più dettagliati per gli Stati membri per l’attuazione di una tassa inaspettata sulle società energetiche e l’applicazione di tagli alla domanda.
La commissione ha affermato che, nonostante gli ulteriori tagli alla fornitura di gas dalla Russia, Bruxelles non crede che la situazione sia ancora così grave da rendere obbligatoria una riduzione volontaria del 15% precedentemente concordata della domanda di gas.