askanews" /> askanews" /> Covid, Gimbe: tornano a salire i contagi, + 18,7% in 7 giorni – askanews.it

Covid, Gimbe: tornano a salire i contagi, + 18,7% in 7 giorni

Roma, 25 ago. (askanews) – Tornano a salire i contagi, +18,7% in 7 giorni, in calo le terapie intensive (-15,1%) e i ricoveri ordinari (-15,5%), mentre restano stabili i decessi (+1,7%).

Il monitoraggio della fondazione gimbe rileva, nella settimana 17-23 agosto, un aumento dei nuovi casi (177.877 vs 149.885) dovuto al verosimile aumento della circolazione virale, oltre che al “rimbalzo” post ferragosto. In 6 province incidenza sopra i 500 casi per 100 mila abitanti. In calo gli indicatori ospedalieri (-1.166 ricoveri in area medica, -45 in terapia intensiva) e stabili i decessi (759). Sostanzialmente ferme, invece, le percentuali di chi ha ricevuto almeno una dose di vaccino (88,2% della platea) e di chi ha completato il ciclo vaccinale (86,7% della platea).


sono 6,82 milioni i non vaccinati, di cui 1,31 milioni di guariti protetti solo temporaneamente. 7,63 milioni di persone non hanno ancora ricevuto la terza dose, di cui 2,56 milioni di guariti che non possono riceverla nell’immediato. Per quanto riguarda, invece, le quarte dosi quelle somministrate sono state solo 2,18 milioni di dosi.

Roma, 25 ago. (askanews) – “Con l’arresto della discesa dei casi, una popolazione a rischio molto numerosa e senza un piano di preparazione per la stagione autunno-inverno si rischia di compromettere la salute e la vita delle persone più fragili”, commenta la Fondazione.


“Se nella campagna elettorale – afferma il presidente di Gimbe, Nino Cartabellotta – che ha monopolizzato l’informazione pubblica la pandemia ha trovato posto solo per strumentalizzazioni politiche, i dati mostrano che ci affacciamo alla stagione autunno-inverno in una situazione non favorevole. Innanzitutto, la discesa della quinta ondata sembra essersi arrestata e in piena estate la circolazione virale rimane ancora molto elevata rispetto agli anni precedenti: al 23 agosto oltre 750 mila positivi (numero ampiamente sottostimato), un tasso di positività dei tamponi antigenici al 17,4% e una media di oltre 25 mila nuovi casi al giorno. In secondo luogo, la popolazione a rischio di malattia grave è molto numerosa: al 24 agosto, prendendo in considerazione over 60 e fragili, al lordo delle persone guarite temporaneamente protette, si contano 893 mila non vaccinati, 1,91 milioni senza terza dose e 14,3 milioni senza quarta dose la cui campagna di somministrazione sconta un clamoroso ritardo. Infine, non è ancora stato reso pubblico alcun piano di preparazione per la stagione autunno-inverno, fortemente invocato dalla Fondazione GIMBE sulla scia delle raccomandazioni dell’OMS Europa: aumentare le coperture vaccinali (con tre dosi) nella popolazione generale; offrire la quarta dose alle persone a rischio dopo 120 dalla somministrazione della terza; promuovere l’utilizzo delle mascherine al chiuso e sui mezzi pubblici; areare gli spazi pubblici affollati, quali scuole, uffici, bar e ristoranti, mezzi di trasporto pubblico; applicare rigorosi protocolli terapeutici per le persone a rischio di malattia grave. In assenza di certezze su quando sarà pienamente operativo il nuovo Esecutivo, il rischio concreto è quello di trovarsi in piena stagione autunnale ad inseguire il virus per l’ennesima volta, compromettendo la salute e la vita delle persone più fragili e ritardando l’assistenza sanitaria per i pazienti con altre patologie”.