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Giovannini: 130 miliardi di euro nei trasporti per prossimi 12 mesi

Rimini, 22 ago. (askanews) – 130 miliardi di euro di investimenti da pianificare da qui ai prossimi dodici mesi: una svolta cruciale e un’occasione irripetibile per le infrastrutture e più in generale per il sistema dei trasporti del nostro Paese.

Al Meeting di Rimini il ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibile Enrico Giovannini è stato protagonista del confronto ‘Mare Nostrum: il Mediterraneo, nuovo modo di connessioni’ con alcuni tra i principali operatori del settore. Mediterraneo crocevia di popoli, culture, ma anche di merci e di valore, minacciato dal cambiamento climatico. Giovannini ha lanciato l’allarme: “Secondo gli esperti lo scioglimento della calotta polare potrebbe minacciare la centralità del Mediterraneo per il trasporto delle merci, creando nuove rotte al Nord”. L’Italia non può limitarsi ad essere “una piattaforma semplicemente logistica di arrivo” dei container, ma va pensata come “luogo di trasformazione e partenza delle merci” per dare valore ai territori potenziando retroporti e zone economiche speciali.


In cantiere 130 miliardi di investimenti, tra Pnrr e altri fondi europei: “Ora le Regioni potranno scegliere se distribuirli a pioggia – cosa che nel passato non ha portato a risultati positivi – oppure se concentrarli per creare un effetto volano”. “Entro la fine del nostro mandato – ha annunciato Giovannini – consegneremo al Paese una pianificazione di investimenti che avvii un processo che da undici anni questo Paese aveva deciso di non fare: un piano generale dei trasporti e della logistica». E sul Pnrr: “Qualcuno dice che dobbiamo ripensarlo. Abbiamo però tempi strettissimi di realizzazione, ma anche tempi strettissimi dovuti alla competizione internazionale: gli operatori economici, infatti, scelgono dove investire in tempi rapidi”. Non bastano le infrastrutture, servono anche gli operatori: “Abbiamo troppe imprese di piccole dimensioni, servono imprese più grandi, più forti, più leader di mercato. Abbiamo bisogno di imprenditori che ci credano davvero, con passione per l’Italia”.