Scuola, Sasso: inaspriremo pene per chi aggredisce un insegnante
Milano, 12 ago. (askanews) – “Uno dei primi provvedimenti che il governo di centrodestra prenderà sulla scuola riguarda l’insaprimento delle pene previste per chi si rende colpevole di aggressioni fisiche o verbali ai danni di un dirigente scolastico o di personale docente, educativo e amministrativo, tecnico e ausiliario. Si tratta di una proposta di legge che già nel 2019 mi vide primo firmatario e che non è mai stata discussa in Aula a causa dell’opposizione dei partiti della sinistra. Un modo concreto, al di là delle vuote promesse elettorali del PD, di restituire autorevolezza e prestigio sociale ai lavoratori della scuola”. Lo ha annunciato il sottosegretario del ministero dell’Istruzione, Rossano Sasso.
“Negli ultimi anni abbiamo osservato con preoccupazione un aumento degli episodi di violenza ai danni soprattutto di insegnanti e dirigenti scolastici, spesso avvenuti all’interno degli istituti e alla presenza di minori” ha continuato Sasso, aggiungendo che “in molti casi abbiamo assistito a genitori che si sono macchiati di reati gravissimi, rompendo il patto educativo scuola-famiglia e contribuendo a scardinare completamente i presupposti del rapporto tra educatore e studente: un qualcosa di inaccettabile a cui va posto rimedio”.
“I lavoratori della scuola devono potersi sentire al sicuro nello svolgimento delle proprie funzioni e il loro preziosissimo ruolo sociale deve essere riconosciuto nella sua pienezza” ha proseguito il sottosegretario, concludendo “un impegno che prendiamo fin da oggi e che tradurremo in realtà quando avremo avuto la legittimazione da parte degli elettori”.
“Negli ultimi anni abbiamo osservato con preoccupazione un aumento degli episodi di violenza ai danni soprattutto di insegnanti e dirigenti scolastici, spesso avvenuti all’interno degli istituti e alla presenza di minori” ha continuato Sasso, aggiungendo che “in molti casi abbiamo assistito a genitori che si sono macchiati di reati gravissimi, rompendo il patto educativo scuola-famiglia e contribuendo a scardinare completamente i presupposti del rapporto tra educatore e studente: un qualcosa di inaccettabile a cui va posto rimedio”.
“I lavoratori della scuola devono potersi sentire al sicuro nello svolgimento delle proprie funzioni e il loro preziosissimo ruolo sociale deve essere riconosciuto nella sua pienezza” ha proseguito il sottosegretario, concludendo “un impegno che prendiamo fin da oggi e che tradurremo in realtà quando avremo avuto la legittimazione da parte degli elettori”.