Roma, 3 mag. (askanews) – Le comunità energetiche rinnovabili sono “uno strumento formidabile di coesione sociale” oltre che “una soluzione strutturale alla povertà energetica” che può sostiuire il sistema dei bonus.
Lo ha detto l’amministratore delegato di RSE, Maurizio Delfanti, intervenendo al convegno “Le comunità energetiche rinnovabili: un’energia in movimento” promosso al Senato su iniziativa del presidente della Commissione Industria Gianni Girotto (M5S).
“La produzione di energia rinnovabile in modalità comunitaria può risolvere problemi specifici locali ed aumentare la coesione sociale” ha detto ” e “con la formazione delle autorità locali può condurre ad un rafforzamento del tessuto sociale dei territori. E’ una dimensione sulla quale non dobbiamo smettere di insistere”.
Secondo Delfanti, poi, le CER “sono una soluzione strutturale alla povertà energetica. Nei casi di social housing o di edifici occupati da nuclei in situazioni di disagio le comunità ci forniscono uno strumento formidabile”.
Una soluzione strutturale, ha precisato che “avviene in due maniere: la prima fornire energia rinovabile prodotta localmente a prezzo fisso e stabile che costituisce un’alternativa ai bonus. La seconda è l’efficienza energetica. Usare queste comunità anche andando ad efficientare i singoli luoghi, gli immobili, dove la presenza del problema è più intensa. Ed in questo l’intervento pubblico può essere decisivo”.