Roma, 1 feb. (askanews) – Diversi media russi, almeno sette, hanno dichiarato di essere stati costretti a cancellare articoli relativi alle inchieste legate all’oppositore Alexey Navalny dopo le pressioni delle autorità russe, in particolare i testi e i video relativi all’indagine ribattezzata “il palazzo di Vladimir Putin”.
Dojd, Meduza, Znak, Eco di Mosca, Svobodnye Novosti, The Village, Boumaga hanno reso noto di aver ricevuto una richiesta formale da parte dell’autorità delle telecomunicazioni Roskomnadzor per rimuovere decine di contenuti, relativi o collegati alle inchieste sulla corruzione del team di Navalny, in prigione da oltre un anno e inserito nella lista dei “terroristi” come la sua organizzazione.
L’inchiesta, pubblicata a gennaio del 2021 su YouTube ha come obiettivo alti funzionari del Cremlino e fa riferimento al “palazzo” che si ritiene sia di Putin sul Mar Nero, circostanza più volte smentita dal Cremlino. Il video, diffuso poco dopo l’arresto di Navalny, è stato visualizzato 121 milioni di volte.
Roskomnadzor, interpellata da Afp, non ha confermato le richieste di cancellazione. Su Twitter, Leonid Volkov, collaboratore vicino a Navalny che vive in esilio, ha scritto che “Roskomnadzor esige di cambiare la realtà, ripulire internet e annullare i fatti”.