Roma, 28 dic. (askanews) – L’Uzbekistan ha lanciato il suo primo impianto GTL, un impressionante progetto da quasi 3,5 miliardi di dollari per valorizzare la produzione di gas nazionale e ridurre le importazioni di idrocarburi. Il presidente Shavkat Mirziyoyev in occasione dell’inaugurazione, il 25 dicembre, ha visitato lo stabilimento di Guzar, nella regione di Kashkadarya, di cui negli anni scorsi aveva supervisionato la costruzione, a conferma della posta in gioco per il Paese centroasiatico diventato simbolo di sviluppo e riforme possibili in una regione complessa.
Il capo dello Stato ha fatto un tour del sito che segna una nuova tappa nella modernizzazione dell’industria uzbeka: pochi anni fa c’era solo la steppa nel sito dove oggi sorge l’enorme impianto GTL, la quinta impresa del genere al mondo (con Qatar, Nigeria, Sud Africa e Malesia), senza analoghi nello spazio ex sovietico.
“Questo impianto è la più grande impresa dell’industria petrolchimica non solo nel nostro paese, ma in tutta la regione”, ha osservato con soddisfazione Mirziyoyev, sottolineando che oggi il mondo si muove attivamente verso un’economia “verde” e il nuovo stabilimento risponde pienamente a questa tendenza. I prodotti dell’impianto soddisfano pienamente i più elevati requisiti, norme e standard ambientali internazionali.
I numeri dell’impianto sono degni di nota: costato 3 miliardi 420 milioni di dollari, copre un’area di 135 ettari, nella sua costruzione sono stati coinvolti oltre 13mila tra ingegneri e operai, nella struttura sono installate più di 10mila apparecchiature prodotte da circa 130 aziende leader in 24 paesi, anche dall’Italia oltre che da Giappone, Corea del Sud, Singapore, USA, Germania, Gran Bretagna, Russia e Cina.
E’ un progetto per molti versi innovativo, per tecnologie, apparecchiature e processi di trattamento. Grazie all’utilizzo di carburante GTL, le emissioni di sostanze nocive saranno del 40% inferiori rispetto all’uso di carburante tradizionale. Ciò impedirà il rilascio di 13,5 mila tonnellate di sostanze nocive nell’atmosfera all’anno.
Visitando la stanza di controllo dello stabilimento, il presidente ha incontrato i giovani tecnici formati dalla società americana Honeywell e li ha sollecitati a coinvolgere i loro coetanei, “a fare scienza, a diventare professionisti” anche in vista della costruzione di altri cinque cluster chimici, di cui è stata avviata la costruzione nelle regioni di Tashkent, Navoi, Fergana, Bukhara e ad Ustyurt.
Nell’impianto appena inaugurato verranno trattati annualmente 3,6 miliardi di metri cubi di gas naturale e produrrà 1,5 milioni di tonnellate di combustibile liquido per un valore di oltre 1 miliardo di dollari. In particolare – 307mila tonnellate di cherosene per aviazione, 724mila tonnellate di gasolio, 437mila tonnellate di nafta, 53mila tonnellate di gas liquefatto. Questi prodotti si tradurranno in minori importazioni per 500 milioni di dollari l’anno, in esportazioni per 200 milioni di dollari ed entrate fiscali a bilancio per 2 trilioni di somme (186 milioni di dollari).
Secondo le stime dell’Agenzia Internazionale per l’Energia, la produzione di prodotti GTL nel mondo raddoppierà entro il 2030. Pertanto, si prevede di aumentare la produzione di altre nuove tipologie di prodotti a maggior valore aggiunto.