Roma, 15 apr. (askanews) – IL FATTO
Il Consiglio dei Ministri si è riunito martedì 13 aprile 2021, alle ore 9.50 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Mario Draghi. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza Roberto Garofoli.
Il Consiglio dei Ministri è terminato alle ore 10.05.
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini, ha esaminato sei leggi delle Regioni e ha deliberato di impugnare la legge della Regione siciliana n. 2 del 03/02/2021, recante “Intervento correttivo alla legge regionale 13 agosto 2020, n. 19 recante norme sul governo del territorio” in quanto talune disposizioni, eliminando il vincolo paesaggistico, si pongono in contrasto con gli articoli 3, 9 e 97 della Costituzione, nonché con le norme di grande riforma economico-sociale in materia di tutela del paesaggio, dettate dallo Stato nell’esercizio della potestà di cui all’articolo 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione e contenute nel Codice dei beni culturali e del paesaggio. Talune norme determinano altresì l’invasione della potestà normativa statale nelle materie dell’ordinamento penale (articolo 117, secondo comma, lettera l), della Costituzione) e dei livelli essenziali delle prestazioni socio-economiche che devono essere garantiti uniformemente su tutto il territorio nazionale (articolo 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione). Il Consiglio dei ministri ha inoltre decisioni di non impugnare:
la legge della Regione Piemonte n.4 del 16/02/2021 (Modifiche alla legge regionale 10 gennaio 2018, n. 1);
la legge della Regione siciliana n.3 del 10/02/2021 (Istituzione nuovo comune denominato Misiliscemi);
la legge della Regione siciliana n.4 del 11/02/2021 (Disposizioni per il Consorzio per le Autostrade Siciliane);
la legge della Regione Basilicata n. 6 del 26/02/2021 (Modifica all’articolo 40 della legge regionale 24 luglio 2017, n. 19) e la legge della Regione Marche n.4 del 01/03/2021(Riconoscimento di Fabriano come Città della carta e della filigrana e di Ascoli Piceno e Pioraco come Città della carta).