Roma, 19 feb. (askanews) – “Sembra fatto apposta per esasperare gli animi ed aumentare i danni per esercenti e lavoratori” : lo dice Luigi Scordamaglia commentando la consueta attesa sulle decisioni del CTS relative alla classificazione delle regioni. “Auspichiamo che il primo intervento del nuovo Governo – prosegue il consigliere – sia quello di modificare un meccanismo perverso per cui solo venerdì per domenica vengono resi noti i colori delle regioni e le relative chiusure e aperture sulla base della variazione dell’RT”.
“Sapere con un solo giorno di anticipo se si potrà tenere aperto o si dovrà chiudere un ristorante vuol dire per un esercente aggiungere al danno la beffa”. “Stiamo parlando di vanificare gli acquisti di prodotti deperibili, di annullare gli ordini, di lasciare a casa chi era stato chiamato a lavorare” proseguono da Filiera Italia. “Chiediamo che le decisioni vengano assunte con una settimana di anticipo, siamo coscienti che non saranno quei pochi giorni in più a incidere in maniera sostanziale sull’emergenza, ma almeno così facendo si consente un minimo di programmazione”.
Infine Filiera Italia torna a chiedere che il parere del CTS che mette in evidenza l’assenza di rischio per i ristoranti con il servizio al tavolo, distinguendoli dai bar dove gli assembramenti serali sarebbero meno controllabili, venga trasformato in una decisione politica. “Si permetta in zona gialla l’apertura a cena per i ristoranti salvando così l’80% del fatturato di questi esercizi”.