Roma, 13 feb. (askanews) – Anche i trattori degli agricoltori della Coldiretti sono stati mobilitati per intervenire come spalaneve per pulire le strade e per la distribuzione del sale contro il pericolo del gelo. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’ondata di maltempo con nevicate in tutta Italia anche a bassa quota, dal Piemonte alla Campania fino alla Puglia, passando per la costa adriatica, e temperature in picchiata fino a 10 gradi. I mezzi agricoli sono importanti – sottolinea la Coldiretti – per consentire la circolazione anche nelle aree più interne e difficili per garantire la viabilità e per scongiurare l’isolamento delle abitazioni e delle stalle con gli animali soprattutto nelle aree più impervie interne e montane, per garantire le forniture alimentari e le consegne del latte, grazie alla maggiore tempestività di intervento.
Ma oltre ai disagi alla circolazione a preoccupare – rileva Coldiretti – è anche l’arrivo del gelo artico che colpisce verdure e ortaggi coltivati all’aperto assieme agli allevamenti dove gli animali sono impreparati al grande freddo. Nelle campagne – sottolinea la Coldiretti – con temperature sotto lo zero sono a rischio le coltivazioni invernali come cavoli, verze, carciofi, finocchi, cicorie e broccoli ma lo sbalzo termico improvviso ha inevitabilmente un impatto anche sull’aumento dei costi di riscaldamento delle produzioni in serra ma anche delle stalle dove si cerca di difendere gli animali dal freddo anche rinforzando la dieta per garantire una razione supplementare di energia e calorie.
Con l’ultima perturbazione si contano dall’inizio dell’anno da ben 59 eventi estremi tra grandinate, tornado, nevicate anomale, valanghe e bombe d’acqua che hanno provocato vittime e danni con frane, esondazioni, allagamenti e crolli, secondo le elaborazioni Coldiretti sulla base dei dati dell’European Severe Weather Database (Eswd) in riferimento alla nuova allerta meteo arancione e gialla della protezione civile in dieci regioni.
Siamo di fronte in Italia alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione e il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo che ha fatto perdere – conclude la Coldiretti – oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra cali della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti.