Venezia, 9 feb. (askanews) – Nell’anno della pandemia l’agroalimentare italiano registra il suo trionfo e diventa la prima ricchezza del Paese. Lo conferma Coldiretti in base ai dati Istat relativi all’andamento della produzione industriale che evidenzia un calo del 11,4% rispetto al 2019.
Con oltre 60mila aziende agricole che lavorano una superficie totale di 800mila ettari, il Veneto è una delle regioni ai vertici nazionali con un fatturato che supera i 5,8 miliardi di euro. Numeri importantissimi – commenta Daniele Salvagno presidente regionale – frutto di una agricoltura variegata, dall’ortofrutta alla carne, dal latte al vino con prodotti blasonati da denominazioni. Da questi punti di forza anche la nostra regione deve ripartire, con l’agroalimentare che ha dimostrato resilienza di fronte la crisi e può svolgere un ruolo di traino per l’economia – afferma Daniele Salvagno ricordando il valore regionale delle esportazioni pari a oltre 7 miliardi di euro – il Recovery Plan, inoltre, rappresenta una occasione unica da non perdere per superare i ritardi accumulati e aumentare la competitività delle imprese sui mercati esteri”.