Roma, 5 gen. (askanews) – “Stamattina siamo a oltre 179mila persone vaccinate, un numero tutt’altro che irrilevante. Due giorni fa erano 84.000, significa che in 48 ore abbiamo vaccinato 95.000 persone”. Lo ha detto Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità e componente del Cts, intervistato ad Agorà, su Rai 3. “Siamo partiti il 31 dicembre con le vaccinazioni – ha ricordato Locatelli – e siamo al 5 gennaio è troppo presto per fare bilanci negativi”.
E’ vero, però, ha sottolineato Locatelli, che al momento “ci sono differenze regionali significative. L’auspicio è di colmarle il prima possibile”. Locatelli ha spiegato che tre Regioni “ancora stamattina sono a una cifra di percentuale di vaccinati. Vanno aumentati i numeri, anche perché in una di queste regioni i siti di vaccinazione identificati sono davvero tanti e ci sono tutte le condizioni per poterlo fare. Vanno colmate queste differenze anche perché ogni settimana arriveranno in tutto il Paese all’incirca 470mila dosi”.
Locatelli ha ricordato che l’Italia, già solo con i vaccini di Pfizer e Moderna “ha più di 61 milioni di dosi a disposizione. Già nel primo trimestre dell’anno abbiamo 12 milioni di dosi che sono disponibili per garantire la copertura di quelle che sono state le categorie prioritariamente identificate”. Ovvero gli operatori sanitari degli ospedali e delle Rsa, gli ospiti delle Rsa, gli ultraottantenni “e scendere progressivamente di età e offrire la vaccinazione anche a forze dell’ordine e insegnanti per garantire il massimo della riapertura in sicurezza delle scuole”.