Roma, 28 dic. (askanews) – IL FATTO
Disco verde al decreto Milleproroghe di fine anno
Il Consiglio dei Ministri si è riunito mercoledì 23 dicembre 2020, alle ore 18.05, a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza Riccardo Fraccaro.
Il Consiglio dei Ministri è terminato alle ore 20.35.
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, ha approvato un decreto-legge recante disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di realizzazione di collegamenti digitali, nonché di esecuzione della decisione (UE, Euratom) 2020/2053 del Consiglio del 14 dicembre 2020. Tra l’altro, il testo prevede:
la proroga di alcuni termini correlati ai provvedimenti seguiti alla dichiarazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19, fino alla data di cessazione dello stato di emergenza e, comunque, non oltre il 31 marzo 2021, con la previsione che le relative disposizioni vengano attuate nei limiti delle risorse disponibili autorizzate a legislazione vigente. Tali termini riguardano, tra l’altro: il potenziamento delle reti di assistenza territoriale; la disciplina delle aree sanitarie temporanee; le unità speciali di continuità assistenziale; disposizioni finalizzate a facilitare l’acquisizione di dispositivi di protezione e medicali; la permanenza in servizio del personale sanitario; la deroga delle norme in materia di riconoscimento delle qualifiche professionali sanitarie e in materia di cittadinanza per l’assunzione alle dipendenze della pubblica amministrazione; disposizioni straordinarie per la produzione di mascherine chirurgiche e dispositivi di protezione industriale; misure di protezione a favore dei lavoratori e della collettività; semplificazioni in materia di organi collegiali; la dispensa temporanea dal servizio e non computabilità di alcuni periodi di assenza dal servizio; l’abilitazione all’esercizio della professione di medico-chirurgo e ulteriori misure urgenti in materia di professioni sanitarie; lo svolgimento degli esami di Stato di abilitazione all’esercizio delle professioni e dei tirocini professionalizzanti e curriculari; la continuità della gestione delle università e delle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica; la sottoscrizione e comunicazione di contratti finanziari; l’avvio di specifiche funzioni assistenziali per l’emergenza COVID-19; la sospensione del termine di pagamento dei versamenti contributivi dei lavoratori autonomi beneficiari dell’esonero contributivo di novembre e dicembre 2020, fino alla comunicazione dell’esito della istanza da parte dell’Inps; misure di semplificazione per il collegamento digitale delle scuole e degli ospedali; la proroga fino al 30 giugno 2021 della sospensione dell’esecuzione dei cosiddetti “sfratti per morosità” (provvedimenti di rilascio adottati per mancato pagamento del canone alle scadenze), degli sfratti relativi a immobili pignorati abitati dal debitore esecutato e dai suoi familiari e degli sfratti aventi ad oggetto l’abitazione principale del debitore. Il testo proroga, inoltre, alcuni termini relativi alla disciplina applicabile agli intermediari bancari e finanziari insediati nel Regno Unito che intendono continuare a operare in Italia dopo il termine del periodo di transizione stabilito nella parte IV dell’Accordo sul recesso dello stesso Regno Unito dalla Unione europea, limitatamente alla gestione residua delle posizioni contrattuali e delle coperture in essere alla stessa data, in modo da assicurarne la continuità dei servizi nei confronti dei contraenti, assicurati o aventi diritto a prestazioni assicurative, nonché l’adeguata vigilanza.
Infine, il decreto prevede il recepimento della decisione del Consiglio dell’Unione europea (UE) in materia di risorse proprie (le risorse che finanziano il bilancio europeo) per il periodo di programmazione 2021-2027, a seguito dell’accordo politico raggiunto dai Capi di Stato e di Governo dei Paesi dell’Unione nel Consiglio europeo del 17-21 luglio 2020, e ribadito al recente Consiglio europeo del 10-11 dicembre 2020. L’effettiva entrata in vigore della decisione avverrà all’esito del processo di ratifica da parte di tutti gli Stati membri, ma con effetto retroattivo al 1° gennaio 2021. Tale decisione è propedeutica all’attuazione dell’accordo sul “Recovery Fund”, poiché i fondi necessari ad assicurarne il finanziamento dovranno essere reperiti mediante ricorso al mercato finanziario da parte della Commissione europea.
OBIETTIVO SUL CONSIGLIO DEI MINISTRI DEL 23 DICEMBRE 2020
Approvata la nota di variazioni al Bilancio di previsione dello Stato
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri, ha approvato la prima “Nota di variazioni” al bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e il triennio 2021-2023. La Nota recepisce le modifiche al disegno di legge di bilancio approvate dalla Camera dei deputati e contiene i prospetti contabili analoghi a quelli del disegno di legge di bilancio, distinti per unità di voto e allegati tecnici per capitoli. Tali prospetti riportano gli effetti finanziari dell’intero bilancio dello Stato e le variazioni connesse agli emendamenti approvati.
LE ALTRE DECISIONI DEL CDM DEL 23/12/2020
Nuove norme sui rapporti fra lo Stato italiano e la Chiesa d’Inghilterra
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, ha approvato un disegno di legge che introduce norme per la regolazione dei rapporti tra lo Stato e l’Associazione “Chiesa d’Inghilterra”, in attuazione dell’articolo 8, terzo comma, della Costituzione, sulla base dell’intesa stipulata il 30 luglio 2019 dal Presidente Conte e il Presidente dell’Associazione “Chiesa d’Inghilterra”.
L’Associazione “Chiesa d’Inghilterra” nasce per riunire tutte le chiese e tutti coloro che in Italia professano la Comunione Anglicana di fede cristiana e apostolica e in particolare chi appartiene alla Church of England. Il testo riconosce l’autonomia e la libertà confessionale dell’Associazione “Chiesa d’Inghilterra”, nonché la non ingerenza dello Stato nelle nomine dei ministri di culto, nell’esercizio del culto, nell’organizzazione della confessione, negli atti disciplinari e spirituali, nella distribuzione di pubblicazioni nei luoghi di culto e nella effettuazione di collette. Inoltre, è garantita la libertà, in forma individuale e collettiva, di professione e pratica religiosa, di propaganda e di esercizio del culto, riunione e manifestazione del pensiero.
Tra l’altro, il disegno di legge prevede che:
i ministri di culto non sono tenuti a dare informazioni su fatti di cui sono venuti a conoscenza nell’esercizio del proprio ministero; il rappresentante legale dell’Associazione “Chiesa d’Inghilterra” rilascia un’apposita certificazione della qualifica di appartenenza dei ministri di culto, l’elenco dei quali è comunicato al Ministero dell’interno; è assicurato il diritto all’assistenza spirituale, da parte di propri ministri di culto e di religiosi, ai fedeli della Chiesa d’Inghilterra appartenenti alle Forze armate, alle Forze di polizia o ad altri servizi assimilati, a quelli ricoverati in strutture sanitarie, socio-sanitarie e sociali, ai detenuti in istituti penitenziari; in attuazione del principio della libertà della scuola e dell’insegnamento, si riconoscono agli alunni delle scuole pubbliche non universitarie il diritto di avvalersi e di non avvalersi degli insegnamenti religiosi che, pertanto, non debbono aver luogo con forme e modalità discriminanti; su richiesta degli interessati in possesso del titolo di studio di scuola secondaria di secondo grado, possono essere riconosciuti dalla Repubblica italiana i titoli di primo e secondo ciclo della Chiesa d’Inghilterra, in teologia e nelle altre discipline ecclesiastiche, rilasciati da Istituti accademici con personalità giuridica operanti su territorio italiano e riconosciuti dalla Chiesa d’Inghilterra; gli edifici della Chiesa d’Inghilterra destinati al culto pubblico non possono essere occupati, requisiti, espropriati o demoliti, se non per gravi motivi o previo accordo con il responsabile dell’edificio; inoltre, salvo i casi di urgente necessità, la forza pubblica non può entrarvi per l’esercizio delle sue funzioni senza avere dato avviso e sentito il responsabile dell’edificio. Agli edifici di culto e alle relative pertinenze si applicano le norme vigenti in materia di esenzioni, agevolazioni tributarie, contributi e concessioni; le erogazioni in denaro a favore dell’Associazione “Chiesa d’Inghilterra”, degli enti da essa controllati e delle comunità locali, per finalità di culto, istruzione, assistenza e beneficenza sono deducibili agli effetti dell’Irpef, fino all’importo di euro 1.032,91; l’Associazione “Chiesa d’Inghilterra” concorre alla ripartizione della quota dell’otto per mille del gettito Irpef per quanto riguarda sia le scelte espresse dai contribuenti, sia quelle non espresse; gli assegni corrisposti dall’Associazione “Chiesa d’Inghilterra”, dalle cappellanie e dalle congregazioni per il sostentamento totale o parziale dei ministri di culto sono equiparati, ai soli fini fiscali, al reddito da lavoro dipendente; si riconoscono gli effetti civili dei matrimoni celebrati in Italia, secondo il rito anglicano, davanti a ministri di culto della Chiesa d’Inghilterra in possesso della cittadinanza italiana. Infine, si disciplinano le modalità di riconoscimento degli enti ecclesiastici che svolgono attività di religione o di culto; il regime tributario degli enti; la gestione degli enti; i mutamenti sostanziali degli enti stessi; la devoluzione dei beni; l’iscrizione nel registro delle persone giuridiche.
-Disposizioni integrative e correttive in materia di distribuzione assicurativa
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei Vincenzo Amendola e del Ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo che introduce disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 21 maggio 2018, n. 68, di attuazione della direttiva (UE) 2016/97 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 gennaio 2016, relativa alla distribuzione assicurativa. Il testo adegua le disposizioni di recepimento della direttiva, allo scopo di migliorarne il coordinamento formale con la normativa vigente, sulla base delle medesime norme di delega e delle finalità già previste.Il testo tiene conto dei pareri espressi dalle competenti Commissioni parlamentari.
-Regolamento di organizzazione degli Uffici di diretta collaborazione del Ministro delle infrastrutture e trasporti
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli, ha approvato, in esame definitivo, due regolamenti, da adottarsi con altrettanti decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, che introducono modifiche all’organizzazione del Ministero e degli Uffici di diretta collaborazione del Ministro. Si prevede un nuovo assetto organizzativo e funzionale per il Ministero, che passa da due a tre Dipartimenti. Le modifiche si sono rese necessarie per valorizzare le attività programmatorie del Ministero e adeguarne la struttura, anche alla luce del trasferimento di funzioni all’Agenzia nazionale per la sicurezza stradale e ferroviaria. In particolare il Ministero risulterà così articolato:
Dipartimento per la programmazione, le infrastrutture di trasporto a rete e i sistemi informativi; Dipartimento per le opere pubbliche, le risorse umane e strumentali; Dipartimento per i trasporti e la navigazione. L’istituzione del nuovo Dipartimento risponde alla necessità di superare le vecchie divisioni e il tradizionale spacchettamento in Lavori pubblici e Trasporti e di prevedere una nuova realtà dedicata alla pianificazione e programmazione della rete stradale, autostradale e ferroviaria. Nel nuovo Dipartimento convergeranno, inoltre, la vigilanza sulle concessioni autostradali, lo sviluppo e la gestione dei sistemi informativi, il monitoraggio e la programmazione di progetti internazionali ed europei di settore. Infine, sono state introdotte modifiche all’assetto degli Uffici di diretta collaborazione. I testi tengono conto del parere espresso dalla sezione consultiva per gli atti normativi del Consiglio di Stato.
– Provvedimenti di Protezione Civile
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, ha deliberato:
la dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza degli eventi meteorologici che si sono verificati nei giorni dal 1° al 10 dicembre 2020 nel territorio delle province di Bologna, di Ferrara, di Modena e di Reggio Emilia, con lo stanziamento di 17.600.000 euro per i primi interventi di soccorso alle popolazioni e ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di rete; la proroga dello stato di emergenza e l’ulteriore stanziamento di 7.450.000 euro per la realizzazione degli interventi in conseguenza dell’evento sismico che ha colpito il giorno 9 dicembre 2019 il territorio dei comuni di Barberino di Mugello, di Borgo San Lorenzo, di Dicomano, di Firenzuola, di Marradi, di Palazzuolo sul Senio, di Scarperia e San Piero, di Vaglia e di Vicchio, ricadenti nella città metropolitana di Firenze; l’estensione degli effetti della dichiarazione dello stato di emergenza, adottata con delibera del 22 ottobre 2020, al territorio della città metropolitana di Torino e dei comuni di Balzola, di Bozzole, di Casale Monferrato, di Frassineto Po, di Valmacca e di Villanova Monferrato, in provincia di Alessandria, nella regione Piemonte, nonché al territorio dei comuni di Albenga, in provincia di Savona, di Casarza Ligure, in provincia di Genova, di Maissana e di Varese Ligure, in provincia di La Spezia, nella regione Liguria, colpiti dagli eventi meteorologici che si sono verificati nei giorni 2 e 3 ottobre 2020. Per ognuna delle due Regioni sono stati stanziati 1.200.000 euro, da destinare all’avvio delle attività di soccorso e di assistenza alla popolazione colpita e degli interventi più urgenti; la proroga dello stato di emergenza che si è determinato nel settore del traffico e della mobilità nell’asse autostradale Corridoio V dell’autostrada A4 nella tratta Quarto d’Altino-Trieste e nel raccordo autostradale Villesse – Gorizia. – Nomine Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della difesa Lorenzo Guerini, ha deliberato la nomina del generale Teo LUZI a Comandante generale dell’Arma dei Carabinieri.
Inoltre, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, ha deliberato la conferma dell’incarico di Commissario straordinario del Governo per il recupero dell’ex carcere dell’isola di Santo Stefano (Ventotene) alla dottoressa Silvia COSTA, a norma dell’articolo 11 della legge n. 400 del 1988;
Inoltre, su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, il Consiglio dei ministri ha deliberato le seguenti nomine e il seguente movimento di Prefetti.
Dott.ssa Maria Teresa SEMPREVIVA da Direttore dell’Ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle forze di polizia presso il Dipartimento della pubblica sicurezza, è destinata a svolgere le funzioni di Vice Direttore Generale della pubblica sicurezza per l’attività di coordinamento e di pianificazione presso il medesimo Dipartimento
dott. Lamberto GIANNINI da Direttore Centrale ella polizia di prevenzione presso il Dipartimento della pubblica sicurezza, è destinato a svolgere le funzioni di Capo della Segreteria del medesimo Dipartimento
dott.ssa Caterina AMATO da Vice Capo Dipartimento, Direttore Centrale per i servizi elettorali presso il Dipartimento per gli affari interni e territoriali, è destinata a svolgere le funzioni di Vice Capo Dipartimento per l’espletamento delle funzioni vicarie – Direttore Centrale per le autonomie presso il medesimo Dipartimento
dott. Fabrizio ORANO è destinato a svolgere le funzioni di Vice Capo Dipartimento, Direttore Centrale per i servizi elettorali presso il Dipartimento per gli affari interni e territoriali, cessando dalla disposizione ai sensi della legge 30 dicembre 1991, n. 410, con incarico di assicurare lo svolgimento delle funzioni già facenti capo alla soppressa Agenzia Autonoma per la gestione dell’Albo dei segretari comunali e provinciali e delle attività gestionali della soppressa Scuola Superiore per la formazione e la specializzazione dei dirigenti dell’amministrazione pubblica locale
dott. Marcello Maria Orione CARDONA da Prefetto di Lodi, è collocato a disposizione ai sensi della legge 30 dicembre 1991, n. 410, ai fini del conferimento dell’incarico di Commissario per il coordinamento delle iniziative di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso
dott. Giuseppe MONTELLA nominato prefetto, è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Lodi
dott.ssa Lucia VOLPE da Prefetto di Prato, è destinata a svolgere le funzioni di Direttore Centrale per i servizi demografici presso il Dipartimento per gli affari interni e territoriali
dott.ssa Adriana Nicolina Rosaria COGODE da Prefetto di Belluno, è destinata a svolgere le funzioni di Prefetto di Prato
dott. Sergio BRACCO (Dirigente Generale di P.S.) nominato prefetto, è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Belluno
dott.ssa Maria Carolina IPPOLITO nominata prefetto, è destinata a svolgere le funzioni di Prefetto di Crotone
dott. Alberto PAZZANESE è collocato a disposizione, con incarico ai sensi dell’art. 237 del D.P R. n. 3/57
dott. Stefano LAPORTA nominato prefetto, permane in posizione di fuori ruolo presso l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale con incarico di Presidente
– Leggi Regionali
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Francesco Boccia, ha esaminato quattro leggi delle Regioni e delle Province autonome e ha deliberato:
di impugnare la legge della Regione Piemonte n. 26 del 29/10/2020, recante “Assegnazione delle grandi derivazioni ad uso idroelettrico”, in quanto le disposizioni contenute negli articoli 2, 4, 7, 8, 9, 11, 13, 14, 15, 16, 19, 20, 21, 22 e 23 presentano aspetti di illegittimità costituzionale con riferimento all’articolo 117, primo e secondo comma, lettera e) della Costituzione, che impone il rispetto degli obblighi imposti dall’appartenenza all’unione europea e riconosce alla Stato la competenza legislativa in materia di tutela della concorrenza, violando altresì lo stesso articolo 117, terzo comma della Costituzione, con riguardo alle materie produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia e coordinamento della finanza pubblica; la legge della Regione Abruzzo n. 31 del 6/11/2020, recante “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da acquisizione di beni in assenza del preventivo impegno di spesa per le attività relative all’escavazione del porto di Pescara, ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti locali e loro Organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42) ed ulteriori disposizioni”, in quanto l’articolo 3 individua una modalità di copertura finanziaria non coerente con la normativa vigente, in violazione dell’articolo 81, terzo comma, della Costituzione, secondo cui la copertura finanziaria delle spese deve essere certa ed attuale;
di non impugnare la legge della Regione Basilicata n. 32 del 3/11/2020, recante “Ratifica delle variazioni di bilancio adottate dalla Giunta regionale con D.G.R n. 581 del 6 agosto 2020, in deroga all’art. 51 del D.Lgs. 23 giugno 2011, n. 118 e ss.mm.ii., ai sensi dell’art. 109, co. 2bis, del D.L. 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27”; la legge della Regione Abruzzo n. 30 del 6/11/2020, recante “Disposizioni sanzionatorie e modalità di intervento della Regione Abruzzo in materia di utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, del digestato e delle acque derivanti da aziende agricole e da piccole aziende agroalimentari”.