Roma, 29 gen. (askanews) – La Russia non sta rispettando gli accordi di Sochi ed Astana e la Turchia è pronta ad agire unilateralmente se non cesseranno i bombardamenti russi e le azioni militari del governo siriano nella provincia di Idlib. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyp Erdogan, rientrando dal suo viaggio in Africa, all’indomani della riconquista da parte delle forze di Damasco della città di Maarat al-Numan, nella provincia di Idlib.
“Sfortunatamente, la Russia non ha rispettato nè gli accordi di Astana nè quelli di Sochi. Abbiamo aspettato fino ad ora, ma a questo punto agiremo da soli – ha detto ai giornalisti sul volo di rientro dal Senegal – questa non è una minaccia, ma ci aspettiamo che la Russia ammonisca il regime”.
Come ricorda il quotidiano turco Daily Sabah, Ankara ha siglato un accordo bilaretale con la Russia, a Sochi nel settembre 2018, e uno trilaterale con Russia e Iran, ad Astana nel 2019, che facevano di Idlib una zona di de-escalation, mentre invece negli ultimi mesi si sono intensificate le operazioni militari di Damasco, sostenute dall’aviazione russa.
Ieri le forze siriane sono entrate a Maarat al-Numan, la seconda città della provincia di Idlib e uno dei primi centri a sollevarsi nel 2011 contro il governo di Bashar al Assad, tanto da essere chiamata la “città della rivoluzione”.