Trieste, 29 giu. (askanews) – “Se fosse coerente, Fedriga per protesta contro la scarcerazione di Veapi dovrebbe incatenarsi al portone della Cassazione, e invece se ne sta muto, impegnato a montare un’altra balla: il muro con la Slovenia. Eppure quando Veapi è stato arrestato, tutta la Lega da Salvini in giù mi ha assalito violentemente, senza nemmeno prendersi la briga di verificare come stavano le cose, perché sentivano l’odore del sangue. Ora che il presunto reclutatore di foreign fighters è tornato a casa in Fvg col solo obbligo di firma, la Lega ‘di governo’ non ha più nulla da dire”. Lo afferma la deputata del Pd Debora Serracchiani, a proposito della scarcerazione del macedone Ajhan Veapi, residente ad Azzano Decimo (Pordenone), già consigliere del Centro culturale islamico di Pordenone. Condannato a 4 anni e 8 mesi per concorso nell’arruolamento di due bellunesi come foreign fighters in Siria con finalità di terrorismo internazionale, la Cassazione ha annullato la sentenza per vizi di motivazione.
“Fedriga aveva chiesto chiesto le mie dimissioni – ricorda Serracchiani – perché Veapi prendeva un sussidio da un fondo istituito da una giunta di centrodestra e nella cui gestione la Regione non c’entrava nulla. E’ stato bravo l’allora deputato ad azionare la macchina del fango ma si ricordi che il tempo è galantuomo e – conclude – episodi come questo dicono molto della sincerità di certa politica”.