Roma, 9 feb. (askanews) – Via libera delle commissioni parlamentari allo schema di decreto con cui il Miur ha definito i criteri di ripartizione della quota del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca (FOE) per l’anno 2016 destinata al finanziamento premiale di specifici programmi e progetti.
Si tratta di quasi 70 milioni di euro (69.527.570 euro), pari al 7% delle assegnazioni ordinarie del FOE e al 4,2% della cifra complessiva del Fondo comprensiva delle assegnazioni ordinarie e straordinarie. Percentuale che – secondo una delle condizioni che accompagna il parere favorevole approvato dalla commissione Cultura della Camera – andrebbe portata al 7% per cento del FOE “nel suo complesso, al fine di definire un quadro finanziario stabile, che non sia dipendente dalla ripartizione del FOE secondo assegnazioni ordinarie e/o straordinarie, talora rispondenti ad adeguamenti normativi contingenti”. Secondo il M5s (che per questo si è astenuto), invece, la quota dovrebbe essere aggiuntiva rispetto al Foe e non ricavata in percentuale.
In base allo schema di decreto i quasi 70 milioni saranno suddivisi tra gli enti di ricerca per una quota pari al 70% (poco meno di 49 milioni) in base alla Valutazione della Qualità della Ricerca 2004-2010 o della VQR 2011-2014 se disponibile “basata sui prodotti attesi, sull’indicatore di qualità della ricerca di area e di struttura, nonché sulla valutazione complessiva di ciascun ente, tenendo conto del valore medio della quota premiale erogata nell’ultimo biennio”. In caso di VQR con indicatori di qualità uguali o inferiori a uno e di prodotti attesi inferiori a 175, – precisa lo schema di decreto – l’assegnazione della quota del Fondo è calcolata esclusivamente sulla base della performance rispetto ai programmi e ai progetti realizzati nell’ultimo biennio, intesi come valore medio delle quote premiali assegnate. Gli enti saranno classificati in quattro gruppi in base ai prodotti attesi e alle aree scientifiche individuate dall’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR).
Il restante 30% – pari a 20.858.271 euro – sarà assegnato tenendo conto di specifici programmi e progetti integrati proposti anche in collaborazione tra gli enti che dovranno riferirsi alle aree individuate dalla Strategia nazionale di specializzazione intelligente (SNSI), come previsto nel Programma nazionale per la ricerca (PNR), – cioè Aerospazio; Agrifood; Blue Growth; Chimica verde; Design, creatività e Made In Italy; Energia; Fabbrica intelligente; Mobilità sostenibile; Salute; Smart, secure and inclusive communities; Tecnologie per gli ambienti di vita; Tecnologie per il patrimonio culturale – nonché alle aree tematiche inerenti Excellent Science di Horizon 2020 (i tre ambiti dei progetti ERC: Life sciences; Physical Science and Engineering; Social Sciences and Humanities).
Lo schema di decreto definisce poi i requisiti dei progetti e i criteri per la loro valutazione. Per concorrere all’assegnazione del 30% della quota FOE, gli enti devono presentare i progetti al Miur entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto, scaduto il termine un apposito Comitato di valutazione avrà 25 giorni di tempo per esaminare le proposte. Il decreto di assegnazione delle risorse sarà sottoposto al parere della competenti commissioni parlamentari.