Roma, 31 gen. (askanews) – Non solo Uav (Unmanned Aerial Vehicles) ma anche Ugv (Unmanned Ground Vehicles), ovvero veicoli terrestri a guida autonoma, al servizio dell’agricoltura di precisione. E’ proprio alla progettazione di un rover autonomo capace di effettuare controlli biologici per il monitoraggio della vigna e delle attività agricole che punta il progetto GRAPE (Ground Robot for vineyArd monitoring and ProtEction), a cui partecipa il Politecnico di Milano.
Il progetto Grape – spiega il Politecnico – vuole migliorare l’attuale stato dell’arte in ricerca e tecnologia che è dimostrato non essere ancora maturo per dare origine ad un prodotto commerciale in grado di competere con operatori agricoli esperti. Il risultato sarà un particolare “rover” autonomo capace di monitorare vigne e appezzamenti agricoli in modo super-efficiente.
Le tecniche di agricoltura di precisione, e tra queste l’uso di robot autonomi, si stanno imponendo come il modo più efficace per ridurre significativamente l’impatto ambientale del settore agricolo dovuto a un eccesso di prodotti chimici. Con l’agricoltura di precisione non solo si riduce il carico di sostanze chimiche negli alimenti e nell’ambiente, ma si migliorano anche i profitti e la resa dei raccolti.
Grazie all’introduzione di capacità di rilevamento avanzate, diventa così possibile effettuare un monitoraggio a 360° gradi delle coltivazioni e individuare i problemi prima che si diffondano. Utilizzando robot agricoli, i prodotti chimici possono essere applicati con più precisione, pesticidi e fungicidi possono essere utilizzati solo quando necessario e nella minima quantità utile o anche essere sostituiti da tecniche meno impattanti.
Gli altri partner del progetto GRAPE (uno degli esperimenti finanziati dal progetto FP7 ECHORD++) sono Eurecat – Fundaciò Privada Alira, coordinatore del progetto, e Vitirover Sas.
Complessivamente GRAPE riceverà un finanziamento pari a 300mila euro, di cui 140mila andranno al Politecnico di Milano