Roma, 13 ott. (askanews) – Il cervello sa attribuire in modo dinamico e rapido priorità alle informazioni che sono rilevanti in un dato momento. A fotografare cosa avviene nel nostro cervello quando è in gioco l’attenzione è uno studio condotto dai ricercatori del Centro Mente e Cervello (CiMeC) dell’Università di Trento Daniel Sebastian Kaiser, Nikolaas Oosterhof e Marius Peelen i cui risultati sono stati pubblicati oggi sulla prestigiosa rivista Journal of Neuroscience.
Selezionare l’informazione giusta al momento giusto è fondamentale, ad esempio, quando si svolgono attività complesse e che richiedono attenzione, come sul lavoro o alla guida. Se siamo al volante – sottolinea l’ateneo in una nota – è importante, infatti, individuare immediatamente gli ostacoli potenzialmente pericolosi. Non è necessario cogliere tutti i particolari di un pedone che attraversa la strada, ad esempio. Quello che conta è quanto siamo veloci nel riconoscerlo come potenziale pericolo e nell’evitarlo frenando o sterzando. Ma come fa il cervello ad acquisire e selezionare in modo così accurato e veloce le informazioni? Come separa le informazioni importanti da quelle non rilevanti? È un processo automatico?
Per rispondere a queste domande i ricercatori hanno chiesto ai partecipanti allo studio di osservare centinaia di fotografie che ritraevano scene di vita reale e di individuare in ognuna di esse persone o automobili tra dozzine di altri oggetti.
Lo studio ha rivelato che ciò che i volontari stavano attivamente cercando (automobili, ad esempio) si rifletteva nei segnali cerebrali in modo estremamente rapido, nell’arco di 200 millisecondi, come se l’oggetto fosse stato visto e riconosciuto nel suo insieme, staccato dal contesto. Sorprendentemente, all’opposto, quando i volontari hanno rivisto la stessa scena più tardi, ma stavano ora cercando qualcos’altro (persone, ad esempio) la risposta neurale veloce alla presenza di auto (ora considerate irrilevanti) non c’era più. Come se le auto non fossero state effettivamente presenti nell’immagine.
Questi risultati dimostrano che il cervello attribuisce in modo dinamico delle priorità alle informazioni che in quel momento sono rilevanti e che questo processo avviene in modo estremamente rapido.
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