Milano, 5 ott. (askanews) – Dopo le discussioni e le inevitabili polemiche, Milano ha presentato ufficialmente la propria fiera dell’editoria, Tempo di Libri, che si terrà nel quartiere fieristico di Rho dal 19 al 23 aprile. Alla conferenza stampa, straordinariamente affollata di cronisti e addetti ai lavori, ha partecipato anche il sindaco Giuseppe Sala, che ha sposato la scelta di un evento aperto alla città. “L’importante – ha detto il primo cittadino – è che questa formula di giorno in fiera alla sera in città funzioni, lavoreremo per questo, Milano riesce bene quando fa questo, e cioè coinvolge la citta, ed è altrettanto importante che si tenga una buona collaborazione con Bookcity, che è un evento che ha già trovato grande consenso in Milano”.
Al fianco del sindaco anche il suo assessore alla Cultura, Filippo Del Corno. “Una manifestazione molto aperta – ha spiegato – che racconterà la filiera della produzione del libro sotto ogni punto di vista, quello culturale evidentemente innanzi tutto, e che coinvolgerà poi l’intera città attraverso varie forme di collaborazione che stiamo progressivamente realizzando e costruendo, nel modo che davvero, nei giorni di aprile in cui si svolgerà questa fiera, per Milano sia davvero Tempo di libri”.
La fiera è organizzata da La Fabbrica del libro, società presieduta da Renata Gorgani, che unisce Fiera Milano e l’Associazione italiana degli editori, qui rappresentata del presidente Federico Motta, che ha parlato di un evento inclusivo e ha sottolineato l’importanza di coinvolgere le persone.
“I lettori si creano – ha detto Motta – non è che uno nasce ed è un lettore, oppure un giorno si alza dal letto ed è diventato un lettore. I lettori si creano quindi dobbiamo creare quei presupposti che per cui la persone trovino nel libro e nella lettura un coinvolgimento, perché è questo che è fondamentale”.
Così come fondamentale è il ruolo della città di Milano che, dopo le tensioni con Torino, quasi del tutto smorzate dai protagonisti della presentazione, ora guarda al modo migliore per trasformare Tempo di Libri in un evento di successo. E Corrado Peraboni, amministratore delegato di Fiera Milano, è convinto che proprio il capoluogo lombardo possa fare la differenza. “Il valore aggiunto – ha detto il manager – è la città, oltre alla struttura che ospiterà questa fiera che è, credo, il quartiere fieristico più accessibile e più moderno d’Europa”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, altro grande sponsor politico della fiera meneghina, che ha scelto una celebre formula dialettale. “Milan l’è un gran Milan – ha detto – anche dal punto di vista culturale, dal punto di vista dei numeri: per le imprese che fanno cultura e pubblicano libri in Lombardia siamo i primi e quindi è il giusto riconoscimento di questa dimensione culturale della regione”.
E dunque, al netto della potenziale eredità dell’esperienza torinese, il 2017 sarà l’anno zero per la fiera dell’editoria di Milano e anche l’Aie non si sbilancia sui numeri che si prevedono, al momento stimanti in 70-80mila visitatori come minimo, anche se l’obiettivo resta molto più alto. Anche perchè Tempo di Libri arriverà al culmine di un mese che già prevede miart, la Bit e il Salone del Mobile. E il sindaco Sala già si prepara. “Aprile dell’anno prossimo – ha chiosato il primo cittadino – sarà un aprile boom per Milano”.